a cura di Stefania Basso
Attesa per gli ulteriori sviluppi sul fronte riforme. Gli analisti di Morgan Stanley stimano una crescita pari a +0,7% nel 2015 e +1,7% il prossimo anno
I dati di ieri indicano che l’economia italiana è tornata in territorio di crescita. La crescita del pil del primo trimestre è tornata positiva, segnando un incremento dello 0,3% trimestre su trimestre (0,0% annuo), sopra le attese del mercato. È solo l’inizio di una congiuntura favorevole che dovrebbe intensificarsi e ampliarsi quest’anno e il prossimo, con la domanda interna e le esportazioni in ulteriore ripresa.
Gli analisti di Morgan Stanley mostrano maggiore ottimismo rispetto al consenso. La crescita potrebbe accelerare nel breve periodo. L’economia italiana potrebbe crescere dello 0,7% nel 2015 e dell’1,7% il prossimo anno, superiore alla previsione di Street, pari a +0,5% e +1% rispettivamente.
L’attività economica potrebbe trarre beneficio soprattutto dal deprezzamento della valuta, dall’allentamento delle condizioni finanziarie (grazie al Qe della BCE) e dall’abbassamento dei prezzi del petrolio.
Grazie al processo di riforme la produzione potenziale aumenterà nel medio termine. Le riforme stanno riportando fiducia. Attesi ulteriori sviluppi: una riforma costituzionale per “depotenziare” il Senato e le misure per risolvere il problema degli elevati crediti in sofferenza, per seguire le recenti riforme del mercato del lavoro e del sistema bancario, unitamente alla nuova legge elettorale – da poco approvata – e una politica fiscale pro-crescita. Tali riforme dovrebbero migliorare la performance dell’economia e la governabilità e ridurre inoltre la volatilità politica. Le prospettive macro a lungo termine dell’Italia sono più positive anche grazie agli sforzi sul fronte delle politiche economiche.