A cura di Stefania Basso
Secondo Barclays il pil potrebbe crescere dello 0,2% trimestre su trimestre nel primo trimestre e dello 0,4% nell’anno
Il pil dell’Italia è stato piatto nel quarto trimestre dello scorso anno, in linea con le previsioni di Barclays e poco superiore alle attese del consenso (-0,1%). Il pil è sceso dello 0,4% nel 2014, segnando il terzo anno consecutivo di crescita negativa.
Il tasso di crescita trimestrale è stato il risultato dei contributi negativi del settore agricolo e manifatturiero, controbilanciato dal supporto del settore servizi. Il contributo della domanda nazionale locale (comprese le scorte) è stato negativo ma compensato dalle esportazioni nette.
I primi segnali di stabilizzazione della crescita si devono all’unione tra il miglioramento delle condizioni della domanda interna ed estera. Le esportazioni potrebbero aver beneficiato del rallentamento dell’euro mentre le pressioni disinflazionistiche hanno favorito il reddito disponibile reale. Secondo gli esperti di Barclays l’Italia uscirà dalla recessione nel primo trimestre del 2015, dato che per i prossimi trimestri si stima un miglioramento dell’outlook dell’occupazione dopo gli incentivi fiscali approvati dal Governo alla fine dello scorso anno, come parte della riforma del mercato del lavoro.
Secondo Barclays il pil potrebbe crescere dello 0,2% trimestre su trimestre nel primo trimestre e dello 0,4% quest’anno ma prevalgono i rischi in senso favorevole. In attesa di ulteriori chiarimenti sui fattori guida di crescita, quando verrà pubblicata dall’ISTAT la ripartizione delle spese per il quarto trimestre il prossimo 5 marzo, le previsioni dell’outlook di crescita sono oggetto di riesame.