a cura di Stefania Basso
Il paese risente del calo dei prezzi delle commodity ma la crescita del pil e i conti esteri rimarranno solidi. Commento di City of London
A differenza degli altri paesi del G7 il calo dei prezzi delle commodity è stato negativo per il Canada a causa dellâimportanza che riveste il settore energetico per lâeconomia del paese. Malgrado la pressione al ribasso sullâinflazione, causata dallâabbassamento dei prezzi dellâenergia, la Bank of Canada ha adottato una posizione monetaria neutrale. La Banca centrale teme lâindebitamento delle famiglie che è in crescita (contrariamente alla tendenza di riduzione della leva degli altri paesi sviluppati). I tassi rimangono allâ1% dal 2010 e potrebbero rimanere su questi livelli per gran parte del 2015.
Il pil del terzo trimestre è salito al 2,8% trimestre su trimestre annualizzato, contro le attese del 2,1% e la crescita nel secondo trimestre è stata corretta al rialzo di 50 punti base al 3,6%. La crescita nei tre mesi a settembre è stata guidata da un aumento pari al 5,9% degli investimenti delle imprese e da un incremento del 2,8% dei consumi delle famiglie.
Anche lâandamento dei conti esteri è stato positivo, con il disavanzo di conto corrente che ha toccato un minimo post-crisi di 8,4 miliardi di dollari canadesi nel terzo trimestre e il dato del secondo trimestre è stato corretto al ribasso da 11,9 a 9,9 miliardi di dollari canadesi, grazie al surplus commerciale solido, che è salito da 2,3 miliardi di dollari canadesi nel secondo trimestre a 2,9 miliardi di dollari canadesi nel terzo trimestre. Il dollaro canadese dovrebbe continuare a favorire le esportazioni alla luce del deprezzamento del 6,2% anno su anno su base ponderata per lâinterscambio. Tuttavia, con il greggio che rappresenta il 17% delle esportazioni, la bilancia commerciale sarà influenzata negativamente dal calo del 31,4% dei prezzi del petrolio (in dollari canadesi) al quarto trimestre dellâanno.
Lâinflazione è salita e ha superato le aspettative del mercato (+2,4% anno su anno in ottobre), in controtendenza rispetto agli altri paesi maturi. Lâindice delle sorprese di Citigroup sullâinflazione è stato in territorio positivo per il Canada per gran parte dellâanno, mentre è stato in territorio negativo da inizio 2014 per i paesi del G10. Lâaumento dellâinflazione âcoreâ preoccupa maggiormente (+2,3% anno su anno in ottobre).
I conti fiscali sono solidi e il Governo prevede che il saldo di bilancio passerà da un disavanzo pari allo 0,1% del pil nellâanno fiscale 2014-15 ( a fine marzo) a un avanzo dello 0,1% nellâanno fiscale 2015-2016. Ma la crescita più lenta del pil rappresenta un forte rischio per questa previsione.
Strategia: i problemi che dovrà affrontare il Canada sono duplici: da un lato il calo dei prezzi delle materie prime, dallâaltro lâinflazione rigida. Alcuni settori dellâeconomia hanno performato positivamente da inizio anno ma il mercato azionario risentirà dellâindebolimento del settore energetico. City of London mantiene una posizione neutrale sul paese.