a cura di Stefania Basso
Puntiamo su Europa e Giappone. Il commento di Philippe Uzan, Chief Investment Officer di Edmond de Rothschild Asset Management
Introduzione
L’inizio d’anno è stato deludente per l’economia americana ma secondo gli esperti di Edmond De Rotschild AM la crescita globale sta guadagnando spinta. La situazione migliorerà nella seconda metà del 2015, guidata dalla crescita delle economie sviluppate, in particolare gli Stati Uniti, dove la crescita sarà rafforzata da un mercato del lavoro dinamico, dai consumi e da livelli di investimento normalizzati. I segnali rivelano la ripresa dell’Europa. L’area dovrebbe beneficiare dell’abbassamento dei prezzi del petrolio – i prezzi sono ancora molto più bassi rispetto ai livelli degli ultimi 4 anni – e della strategia reflazionistica della BCE, volta ad allentare le condizioni finanziarie e monetarie al fine di aumentare la leva operativa delle aziende. Tuttavia, e a differenza del ciclo precedente, la situazione dei paesi emergenti è ambigua e preoccupante. Il ritmo di crescita globale nel 2015 potrebbe essere in linea con quello del 2014. Con una politica monetaria fortemente accomodante nell’eurozona e in Giappone e aumenti dei tassi molto graduali da parte della Fed, il contesto economico rimane favorevole alle aziende e quindi alle azioni.
Mercati azionari
Lo slancio dei mercati azionari continuerà. Sono diversi i motivi. La crescita americana continuerà, l’Europa è in fase di ripresa e sia la BCE sia la BoJ stanno adottando una politica monetaria ultra-accomodante. I grandi gruppi tornano a investire con nuove operazioni e i margini delle imprese europee potrebbero continuare a migliorare. Ma l’ascesa dell’indice potrebbe essere più lenta rispetto all’inizio del 2015 e nei prossimi mesi il percorso sarà accidentato a causa della volatilità legata agli eventi in Grecia, della politica della Fed e della crisi tra Russia e Ucraina.
Edmond de Rothschild AM mantiene la preferenza per le azioni dei paesi sviluppati, in particolare Europa e Giappone, dato che gli utili potrebbero continuare a salire, rafforzando l’avanzata dei mercati azionari. Le valutazioni europee non sono eccessive in termini corretti per il ciclo. Rispetto ai mercati obbligazionari le azioni rimangono interessanti. Vengono privilegiati l’eurozona, i titoli ciclici e le banche. Negli USA le valutazioni e i margini di profitto storicamente elevati indicano che è bene adottare una maggiore prudenza. Positivi i finanziari e i ciclici. I finanziari scambiano a valutazioni interessanti e saliranno in linea con le mosse della Fed mentre i ciclici, in particolare nel settore dei consumi, traggono beneficio dall’abbassamento della disoccupazione e dai futuri aumenti dei salari. Occorre essere selettivi invece sui mercati emergenti dato che rimangono divergenti sulla base dei fondamentali e delle valutazioni.