a cura di Stefania Basso
Commento mensile e outlook dellâeconomia americana di Aberdeen AM
La crescita americana rimane solida ma la Fed non ha fretta di aumentare i tassi di interesse. Il pil reale è salito al di sopra delle attese, segnando +3,5% annualizzato nel terzo trimestre del 2014, anche se la composizione della crescita ha deluso: la spesa per i consumi e lâinvestimento delle imprese e del settore dellâedilizia abitativa hanno contribuito per due punti percentuali mentre il resto è derivato dalle esportazioni nette e dagli esborsi della difesa. Si stima una crescita del pil al 3% nel 2015, dal 2,2% del 2014. Lâattuale incremento mensile dellâoccupazione, pari a circa 220.000 unità , favorirà una crescita più solida dei consumi. Le indagini sulle imprese indicano inoltre un investimento più robusto in futuro. La solidità del dollaro e la temporanea debolezza di alcuni mercati dâoltreoceano potrebbero pesare sulle esportazioni nel breve termine ma il miglioramento dellâattività globale supporterà il commercio nel 2015.
Novembre è stato un mese positivo per i mercati azionari americani, con lâindice S&P 500 che ha realizzato un guadagno del 2,7% in termini di rendimento assoluto in USD. A livello settoriale, i beni di consumo primari e secondari sono stati quelli che hanno performato meglio. Lâenergia è lâunico settore che ha perso terreno, dopo la decisione della OPEC di fine novembre di non ridurre la produzione per cercare di porre un freno al calo dei prezzi del petrolio. .
Nel mese i rendimenti decennali dei maggiori titoli di Stato dei mercati sviluppati sono scesi e la volatilità ha toccato il picco, dato che il calo rapido dei prezzi del greggio ha innervosito i mercati provocando il timore di disinflazione. I rendimenti del treasury decennale USA sono scesi dal 2,33% al 2,20%..
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