Si è conclusa la 14° edizione annuale di EFPA Italia Meeting, che il 12 e 13 ottobre al Centro Congressi Villa Vittoria di Firenze ha riunito i professionisti della consulenza finanziaria, certificati e non, per affrontare insieme a qualificati partner del risparmio gestito ed esponenti del mondo accademico i temi di maggiore interesse ed attualità del settore.
Un’occasione di incontro, oltre che un momento di apprendimento e di aggiornamento, caratterizzato ancora una volta da una partecipazione molto sentita. Più di 800 le presenze accreditate tra iscritti registrati e partner presenti, che in questa edizione si sono riuniti per parlare di innovazione e digitale alla luce del ruolo sempre più diffuso che la tecnologia sta assumendo anche nel settore del risparmio gestito.
Come sottolineato dal Presidente Deroma «Il mondo della consulenza finanziaria si trova di fronte a un nuovo cambiamento di portata rivoluzionaria. L’intelligenza artificiale e quella generativa ci pongono ogni giorno davanti all’incognita del cambiamento, con tutte le sfide e le conseguenze che l’accoglimento dell’IA avrà per il settore. Efpa Italia, in linea con quella che è la sua mission, guarda al cambiamento in maniera propositiva. Le preoccupazioni per l’impatto che queste nuove tecnologie inevitabilmente avranno sulla nostra professione, non devono intimorirci, ma al contrario incoraggiarci a puntare sulle competenze uniche che distinguono il ruolo del consulente finanziario, enfatizzando l’importanza di continuare ad aggiornarci. Per questa ragione possiamo accogliere positivamente, seppure con tutte le cautele del caso, le innovazioni. In questo modo, in futuro, potremo continuare ad essere noi CF i protagonisti e gli artifici dell’evoluzione della professione».
Nel suo intervento di apertura il Presidente Deroma ha voluto richiamare la deontologia e l’etica che contraddistinguono gli oltre 10 mila Professionisti Certificati, e che associate alla forza delle idee e alle competenze permettono di affermare sul mercato il ruolo del Professionista e più in particolare del Professionista Certificato.
Nell’occasione è stata presentata ufficialmente anche la Commissione per il Rispetto dei Principi Etico – Deontologici di Efpa Italia, che concorre a rendere effettiva l’osservanza del Codice Etico di Efpa.
Il Presidente ha poi voluto sottolineare la crescita della Fondazione, che ha definito essere “tumultuosa”, sia in termini di numero di certificati che di consistenza patrimoniale, e che consentirà a Efpa Italia di proseguire con ancora maggiore vigore l’attività di certificazione delle conoscenze degli operatori dei servizi di investimento.
Spazio poi al tema portante del Meeting, ovvero l’intelligenza artificiale nel servizio di consulenza finanziaria, che nel seminario “Un futuro in transizione permanente” è stato trattato anche attraverso l’inedito punto di vista della Professoressa Marica Branchesi, Ordinario di Astrofisica presso il Gran Sasso Science Institute e che durante la due giorni i partner hanno affrontato nei loro workshop da differenti prospettive, analizzandone le implicazioni rispetto ai temi che i professionisti del risparmio affrontano quotidianamente.
Marica Branchesi, ha lanciato ai consulenti finanziari presenti in sala un messaggio ottimista verso il futuro, sottolineando più volte, con riferimento alla sua professione, come «guardando verso l’alto si riesce a comprendere meglio la realtà del quotidiano”. Per porsi in maniera positiva verso le difficoltà che si prospettano è importante saper guardare oltre i problemi con cui ci si confronta quotidianamente e per farlo è altrettanto rilevante, ha evidenziato la Prof.ssa Branchesi, lavorare come squadra.
Con lei sono intervenuti nel seminario di apertura, condotto da Leopoldo Gasbarro – Direttore Responsabile di Wall Street Italia, Coleman Kendall, Chief Economist Marshfield Associates e il Segretario Generale del Censis Giorgio De Rita.
L’economista statunitense ha sottolineato come per i professionisti della consulenza finanziaria la riposta migliore all’IA è la capacità di ascolto del cliente, perché per quanto possano essere raffinate e veloci le macchine non sono dotate, e probabilmente non lo saranno nemmeno per i prossimi 50 anni, di intelligenza emotiva. Ecco quindi che questo tipo di approccio permette di dare al cliente una risposta migliore di quella prodotta dall’intelligenza artificiale.
In questa direzione si pone anche il richiamo di Giorgio De Rita alla fiducia di cui continua a godere il settore dei servizi di consulenza finanziaria. E’ responsabilità dei professionisti non tradire l’aspettativa che i risparmiatori, in essere e potenziali ripongono nei consulenti finanziari. «Avete la fiducia degli italiani, spendetela bene» ha chiosato De Rita.

Redazione
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