Secondo Euromobiliare Advisory Sim la nuova normativa europea entrata in vigore a marzo « ha avuto un impatto dirompente sull’offerta dei prodotti Esg»

Prima del 10 marzo, data in cui è entrata in vigore la prima tranche della normativa europea sull’Esg, molte società di distribuzione erano preoccupate. Nella realtà a quasi due mesi dall’entrata in vigore del nuovo quadro regolatorio molte apprensioni sembrano ingiustificate. Fra i più ottimisti sull’impatto positivo della Sfdr c’è Gianmarco Zanetti, direttore generale di Euromobiliare Advisory Sim (Gruppo Credem). «Il regolamento (Ue) 2019/2088 (Sfdr) ha sicuramente introdotto e sta introducendo modifiche importanti nell’ambito degli investimenti sostenibili con impatti rilevanti sui processi di investimento. Siamo comunque arrivati preparati grazie all’avvio a inizio 2020 di un progetto a lungo respiro dedicato alla transizione Esg, in collaborazione con Raiffeisen Capital Management. Ciò ha consentito a Easim e altre società dell’area wealth del gruppo Credem (Euro Am, Credemvita), di definire con anticipo linee di sviluppo strategico. Queste linee sono volte a rispondere alla richieste della normativa, ma anche a fornire risposte alle nostre reti e clienti».

Questo sforzo ha avuto risvolti pratici?

«L’arrivo della nuova normativa ha avuto un impatto dirompente sull’offerta dei prodotti Esg. La sostenibilità è diventata un elemento essenziale nella strutturazione di un nuovo prodotto. Anche per questo motivo va approfondita l’analisi del processo Esg dei singoli strumenti e sulla stessa casa di gestione. È essenziale valutare l’offerta di prodotti Esg nell’ambito della consulenza per fornire proposte realmente sostenibili ai nostri clienti. Sarà opportuno premiare maggiormente chi farà della sostenibilità il proprio modo di essere per evitare i fenomeni di “greenwashing».