Le ultime riunioni del board della banca centrale fanno ipotizzare che l’attenzione sull’inflazione stia crescendo. Melissa Hofkirchner , gestore azionario, Raiffeisen Capital Management
Le rotazioni sono la linfa vitale delle fasi bullish di un mercato e sembra che questo movimento stia interessando l’equity Usa da qualche mese. Ritenete che questo trend sia destinato a proseguire?
Dopo lo shock COVID del 2020, il mercato azionario statunitense ha beneficiato molto delle misure fiscali e monetarie attuate nell’ultimo anno.
Il grande cambiamento del mercato è iniziato l’anno scorso a novembre con una forte rotazione verso i titoli “back to work” e i titoli value in previsione dell’aumento dei tassi d’interesse, anche se si prevede che i tassi più alti cominceranno solo nel 2023.
L’effetto del potenziale aumento dei tassi di interesse si è manifestato negli ultimi 7 mesi e potrebbe consolidarsi intorno ai livelli attuali.

Errori nella comunicazione da parte della Fed, accelerazione improvvisa dell’inflazione, dati deludenti del mercato del lavoro. Quali di queste variabili credete sia in grado di provocare una seria battuta d’arresto a Wall Street?
I temi dell’anno sono stati identificati come la comunicazione della Fed sul tapering, l’accelerazione dell’inflazione e gli sviluppi del mercato del lavoro. Dopo l’ultima riunione della Fed del 16 giugno, il calendario dei potenziali aumenti dei tassi di interesse è stato in qualche modo anticipato.
Il tono della riunione è stato sorprendentemente hawkish e potrebbe indicare che le tendenze inflazionistiche vengono monitorate più attentamente di quanto originariamente previsto.
L’inflazione potrebbe essere più persistente del previsto. Anche le aspettative di crescita e inflazione sono state riviste al rialzo durante la riunione della Fed. La previsione di inflazione per il 2021 è stata aumentata dal 2,4% al 3,4%, mentre le aspettative di crescita sono state portate dal 6,5% al 7%. La previsione per il tasso di disoccupazione è rimasta invariata al 4,5%.
Attualmente ci sono alcune aree di tensione nella catena di approvvigionamento, come i chip per l’industria automobilistica e alcuni materiali da costruzione per l’industria edilizia, ma queste dovrebbero essere risolte nei prossimi trimestri.
La discussione sul tapering dovrebbe tornare nelle prossime riunioni della Fed nel corso dell’anno. I dettagli sul tapering dovrebbero diventare più chiari nei prossimi mesi.
Cosa significa tutto questo per il mercato azionario statunitense?
Le società non redditizie potrebbero vedere una pressione sui prezzi azionari se l’inflazione dovesse perdurare. Uno dei rischi per il mercato è una Fed eccessivamente hawkish. Un altro rischio per il mercato azionario che non è stato discusso finora è il rischio di una ripresa economica irregolare o discontinua.
La ripresa economica negli ultimi mesi è stata buona, tuttavia, se questo slancio dovesse arrestarsi, il mercato azionario potrebbe subire una flessione. Trovare il giusto equilibrio tra lo sviluppo economico e gli aggiustamenti della politica monetaria rimarrà cruciale nella seconda metà dell’anno.
Rocki Gialanella
Laurea in Economia internazionale presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’. Ho abbracciato il progetto FondiOnline.it nel 2001 e da allora mi sono dedicato allo sviluppo/raggiungimento del target che ci eravamo prefissati: dare vita a un’offerta informativa economico-finanziaria dal linguaggio semplice e diretto e dai contenuti liberi e indipendenti. La storia continua con FONDI&SICAV.

