Dopo due anni eccezionali per le società di distribuzione di prodotti finanziari, gli obiettivi di crescita per il 2022 (ma molti si muovono con un’ottica pluriennale) continuano a essere molto impegnativi per i manager e per i consulenti che si trovano direttamente a contatto con i clienti.

Fondi&Sicav ne ha parlato con Marco Bernardi, vicedirettore generale di Banca Generali

Quali sono i vostri obiettivi di raccolta per il 2022? Quali sono i vostri punti di forza per raggiungere i target che vi siete dati?

«Gli obiettivi di raccolta saranno uno dei punti centrali del nuovo piano industriale triennale per il 2022-24 che presenteremo nel prossimo mese di febbraio e che traccerà le linee guida del percorso di sviluppo di Banca Generali. Stiamo lavorando a un obiettivo ambizioso e in continuità con il record del 2021, che abbiamo registrato grazie alle importanti risposte che sono arrivate dalla clientela e dai professionisti. Per questo motivo continueremo a operare sull’evoluzione della gamma d’offerta e sulla formazione dei nostri consulenti, così da dare loro sempre più strumenti utili a gestire la relazione con la clientela». 

Quali sono gli obiettivi sul piano del reclutamento? Puntate a professionisti già affermati e con un buon portafoglio o c’è spazio anche per i giovani che iniziano? Avete preferenze geografiche?

«Sviluppare la rete esistente continua a rimanere il focus di Banca Generali Private. Per centrarlo occorre guidare la raccolta attraverso un costante lavoro su prodotti e servizi finalizzati a rispondere alle esigenze della clientela. Si tratta di un percorso che abbiamo intrapreso da diversi anni e che sta dando grandi risultati. Basti pensare che nei primi nove mesi del 2021 oltre i tre quarti della raccolta realizzata (il 76%) arriva dalla rete esistente. In questo contesto, il reclutamento di nuovi professionisti rimane una priorità strategica nella misura in cui andiamo a inserire figure professionali in grado di trarre il massimo dalla nostra offerta di wealth management a 360 gradi su tutto il patrimonio dei clienti. Parallelamente, continueremo anche nel 2022 a portare avanti il nostro progetto di rinnovamento della rete allargandola a giovani che vogliono avviarsi alla professione. Il progetto si esplicita nell’inserimento di questi nuovi consulenti all’interno di veri e propri team composti da nostri professionisti affermati. L’obiettivo è favorire un travaso di competenze e di esperienza finalizzato a creare i private banker del futuro. A oggi abbiamo già inserito una trentina di figure di questo tipo e contiamo di proseguire anche nel 2022».