Tra i market mover di oggi il dato preliminare di gennaio sull’inflazione nella zona euro (stesso dato in uscita anche per l’Italia). Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
Diversi i dati in calendario, tra cui i primi aggiornamenti sul mercato del lavoro statunitense con la pubblicazione del sondaggio ADP. Da monitorare infine il meeting dell’Opec+ chiamato a decidere sulla produzione e quello della banca centrale brasiliana che si pronuncia sui tassi. Sul fronte europeo, secondo quanto comunicato dal British Retail Consortium in gennaio i prezzi nei negozi della Gran Bretagna sono saliti a perimetro costante dell’1,5% annuo, in ulteriore accelerazione rispetto allo 0,8% di dicembre (0,3% di novembre, quando era stato registrato il primo incremento dall’aprile 2019).
Sul fronte asiatico, secondo i dati diffusi dalla Bank of Japan, la base monetaria del Sol Levante è cresciuta in gennaio dell’8,4% annuo, contro l’8,3% di dicembre (9,3% di novembre) e l’8,5% del consensus. La base monetaria del Giappone si è attestata lo scorso mese a quota JPY 663.182 mld, in declino rispetto ai 670.067 mld di dicembre. Da oltreoceano, per quanto riguarda la Federal Reserve (Fed) inizia a farsi largo la convinzione che i rialzi dei tassi potrebbero essere quattro nel corso del 2022 e il primo, verosimilmente in occasione del meeting del Federal Open Market Committee (Fomc, la commissione della Fed che si occupa di politiche monetarie) di 15-16 marzo, potrebbe essere di 50 e non di 25 punti base.
Borse europee positive
Borse asiatiche positive
Wall Street positiva
Petrolio in rialzo
Redazione
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