Apertura mista per le borse europee. In arrivo oggi anche i dati del Pmi manifatturiero di Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna ed Eurozona. Derivati sul greggio negativi stamane. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
Apertura mista per le borse europee
Apertura mista per le borse europee, con Piazza Affari che perde lo 0,21%. Negativi i titoli bancari. Male anche Telecom Italia, Tenaris, Prysmian, Moncler e Azimut Holding. In rialzo, invece, Campari, Hera, Poste Italiane, Leonardo e Recordati.
Borse asiatiche negative
Azionariato asiatico negativo stamane con il Nikkei 225 della borsa di Tokyo in calo dello 0,756%, Hong Kong in ribasso dello 0,25%, Shanghai in rialzo dello 0,90%, Seoul scende dello 0,65% mentre Sidney perde lo 0,08%. Dopo un’altra seduta in frenata per Wall Street, alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici la tendenza in negativo è stata di fatto confermata. Oltre alle tensioni geopolitiche in Europa, Wall Street era stata condizionata dal dato sull’indice Pce (personal consumption expenditure). L’indicatore preferito dalla Federal Reserve per l’inflazione è salito del 5,4% annuo in febbraio al netto di cibo ed energia. Si tratta della lettura più elevata dall’aprile 1983 (considerando anche carburanti e alimentari il Pce si è invece attestato al 6,4% annuo, sui massimi dal gennaio 1982).
Wall Street in calo
La Borsa di New York ha chiuso l’ultima seduta del mese di marzo in deciso ribasso alla vigilia di un nuovo round di negoziati tra Russia e Ucraina. Il Dow Jones ha perso l’1,56%, l’S&P 500 l’1,57% ed il Nasdaq Composite l’1,34%. Tra i titoli in evidenza Walgreens Boots Alliance -5,67%. Il distributore farmaceutico ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto in calo del 13,9% a USD 883 mln.
Agenda Finanziaria
Sul fronte oceaniano, ulteriore recupero per l’attività manifatturiera dell’Australia, che si conferma per il ventiduesimo mese consecutivo sopra la soglia di 50 punti che separa espansione da contrazione. L’indice Pmi Ihs Markit dell’Australia è infatti salito in marzo a 57,7 pts dai 57,0 pts di febbraio (55,1 pts in gennaio), contro i 57,3 pts della lettura preliminare diffusa una settimana fa. Sul fronte orientale, fiducia delle grandi imprese del Sol Levante in rallentamento. Nel primo trimestre l’indice Tankan stilato dalla Bank of Japan è infatti sceso a 14 pts dai 17 pts della lettura finale relativa all’ultimo periodo del 2021 (18 pts nel terzo trimestre, quando si era attestato sui massimi dai 19 pts del quarto trimestre 2018). Il dato è superiore ai 12 pts del consensus di Reuters.
L’agenda macro di oggi, venerdì 1 aprile, si presenta ricca di indicazioni interessanti. L’ultima seduta della settimana sarà movimentata da importanti appuntamenti. L’agenda macro odierna prevede questa mattina la lettura preliminare dell’inflazione nell’Eurozona, attesa accelerare a marzo per l’ottavo mese consecutivo al 6,6%. In arrivo anche il Pmi manifatturiero di Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna ed Eurozona.
Petrolio in ribasso
Derivati sul greggio negativi stamane. Il futures sul Brent perde il 0,97% a USD 103,69 il barile, mentre WTI Usa scende del 1,31 % a USD 98,97.
Euro dollaro a 1,10
Il cross euro/dollaro vale 1,1053, in rialzo di 0,01%, mentre il cambio euro/yen si attesta su 135,28, in rialzo dello 0,61% e il cambio usd/jpy scambia a 122,44 in rialzo di 0,62%.
Obbligazionario
Stamane il Bund future ha aperto a 158,39, il Btp future a 138,01. Lo spread Btp/Bund riparte da 150 pts, con il rendimento del nostro Btp decennale al 2,076%.
Redazione
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