Intervista a Adrian Hilton, Head of Global Rates and Emerging Market Debt di Columbia Threadneedle Investments

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Quali sono i fattori che hanno penalizzato la performance dei bond emergenti negli ultimi mesi?
Adrian Hilton

In generale il rialzo dei Treasury americani ha impattato sui bond emergenti negli ultimi mesi. Inoltre, il conflitto tra Russia e Ucraina ha pesato sulle società e sui titoli sovrani russi e ucraini, come ci si aspettava. Tuttavia, il sell-off del rischio all’inizio del conflitto ha creato delle opportunità che abbiamo cercato di cogliere. La nostra attenzione si è concentrata su quegli emittenti che hanno visto un deprezzamento dei bond come conseguenza del sell-off di mercato e si sono quindi scollegati dai loro fondamentali.

Quale asset allocation per regioni/paesi/scadenze/rating state prediligendo e quale evoluzione ritenete sia plausibile nei prossimi mesi per l’universo delle obbligazioni emesse dai paesi emergenti?

Il recente sell-off ha certamente creato opportunità nelle obbligazioni societarie dei mercati emergenti. Abbiamo cercato di trarne vantaggio aumentando leggermente la nostra esposizione al petrolio, poiché l’aumento dei prezzi dell’oro nero ha fatto emergere diverse opportunità nate dalla dislocazione dei prezzi causata dal cambiamento dei fondamentali.

Abbiamo anche favorito gli operatori portuali, data la loro resilienza durante il Covid, i loro fondamentali solidi e il loro miglioramento. Nel complesso cerchiamo di fare leva sulla nostra ricerca bottom-up per trovare le idee migliori e la recente volatilità del mercato ci ha certamente fornito buone opportunità.

Crediamo che le obbligazioni dei mercati emergenti abbiano subìto diversi shock quest’anno. Nel corso dell’anno ci aspettiamo di vedere alcune delle dislocazioni nei prezzi normalizzarsi con la ripresa del mercato da questi shock. Inoltre, le società nei mercati emergenti saranno ben posizionate man mano che il mondo uscirà dal Covid e la domanda aumenterà a livello globale. Questo mette i mercati emergenti, e in particolare le emittenti corporate, in una posizione favorevole per capitalizzare questo rimbalzo.


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Stefania Basso

Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.