Grande interesse per la successione di padre in figlio anche da parte di Stefano Volpato, direttore commerciale di Banca Mediolanum

«Cerchiamo di favorire il più possibile il passaggio generazionale all’interno della stessa famiglia, inserendo le persone nei nostri programmi formativi di Mediolanum Corporate University. Lavoriamo sui figli, così come su tutti i nostri collaboratori, per metterli nelle condizioni di acquisire tutte le competenze utili per un’attività d’eccellenza. Contemporaneamente, offriamo due prospettive di carriera che presentano meccanismi diversi, ma tese entrambe a garantire la continuità di portafoglio generazionale.

Una prospettiva è legata tout court all’attività di family banker, l’altra è orientata a una nuova figura professionale, quella del banker consultant. Il family banker è un professionista a tutto tondo, ha fin da subito un portafoglio tutto suo, magari derivante da una parziale riassegnazione di quello del genitore, e si occupa di sviluppare l’acquisizione di nuovi clienti. Il banker consultant segue un percorso formativo indipendente da quello del family banker ed è legato al proprio senior di riferimento da un rapporto di apprendimento sul campo, ha in cogestione una parte o preferibilmente tutto il portafoglio del senior. Diventerà family banker se lui e il suo senior lo vorranno».

E a dimostrazione dell’interesse che Banca Mediolanum ha per i cosiddetti figli d’arte, Volpato enumera una serie di casi che sono stati estremamente positivi, sia per la rete, sia per le famiglie di banker.

«Ci sono numerosi casi di passaggi generazionali virtuosi interni alla stessa famiglia. Ricordo, ad esempio Angelo Gotti, il cui figlio Roberto, diventato wealth advisor, ha inserito il fratello Massimo, prossimo a diventare private banker, e il fratello Giorgio, iscritto al programma Next. Anche il figlio di Michele Calderaro, Edoardo, è diventato wealth advisor. Un altro wealth advisor e anche referente del segmento private banker e wealth advisor del Triveneto Ovest è Gianluca Viero, il cui padre Piero, è in pensione da tempo.  Alessia Pasetto, da cui dipende il marito Adriano, ha inserito la figlia Beatrice. Mentre alla consulente Corradina Arango, è subentrato il figlio, Giorgio Magnini, che collabora con il team progettuale di Mediolanum Corporate University. Sono alcuni degli esempi di grandissima eccellenza che abbiamo registrato in questi anni, figli che hanno dimostrato di sapere raccogliere l’eredità dei padri, se non come loro, anche meglio di loro, sviluppando la carriera anche oltre gli obiettivi dei propri padri. Altri esempi di avvio alla professione, attraverso il percorso Next, sono riconducibili a Umberto Vittorio Castano, per la figlia Giulia, Sergio Ronconi, per il figlio Alessandro, e Andrea Zorzo, per il figlio Simone».

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