Apertura positiva per le borse europee. Oltreoceano l’attenzione oggi si focalizza sull’Ism servizi e sui verbali del Fomc relativi alla riunione di giugno. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
L’agenda macro di oggi, mercoledì 6 luglio, vede in primo piano gli ordini
industriali in Germania ma anche le vendite al dettaglio della zona euro.
Volgendo lo sguardo oltreoceano l’attenzione si focalizza sull’Ism servizi e sui
verbali del Fomc relativi alla riunione di giugno.
Sul versante europeo, secondo quanto comunicato da Statistisches Bundesamt
(Destatis, l’agenzia nazionale di statistica tedesca), in maggio gli ordini
industriali sono cresciuti in Germania dello 0,1% mensile, contro il ribasso
dell’1,8% della lettura finale di aprile (4,2% la flessione di marzo) e il declino
dello 0,6% del consensus. Su base annuale, rettificata per le variazioni di
calendario, gli ordinativi all’industria sono invece saliti del 3,1% contro il declino
del 5,3% di aprile (3,1% il ribasso di marzo). Inoltre, secondo quanto comunicato
dall’Instituto Nacional de Estadística (Ine, l’ente statistico di Madrid), in maggio
la produzione industriale ha registrato in Spagna un rialzo del 3,8% annuo,
contro il 2,3% della lettura finale di aprile (0,1% in marzo) e il progresso del
3,4% del consensus. Sempre in Europa, si dimette a sorpresa in Gran Bretagna il
Chancellor of the Exchequer (ministo delle Finanze) Rishi Sunak. Insieme a lui
lascia il governo anche l’Health Secretary (ministo della Sanità) Sajid Javid.
Secondo quanto riportano alcune fonti, entrambi hanno dichiarato nelle loro
lettere di dimissioni di avere perso la fiducia nel premier Boris Johnson per vari
motivi. “In preparazione per il nostro discorso congiunto sull’economia di
settimana prossima, mi è diventato chiaro che i nostri approcci sono
fondamentalmente troppo diversi”, ha scritto Sunak. “Sono triste di lasciare il
governo, ma con riluttanza sono giunto alla conclusione che non possiamo
continuare così”, ha aggiunto.
Sul fronte asiatico, frenata per il settore manifatturiero di Hong Kong, che si
conferma comunque per il terzo mese consecutivo sotto la soglia di 50 pts che
separa contrazione da espansione. L’indice Pmi stilato da S&P Global è infatti
sceso in giugno a 52,4 pts dai 54,9 pts di maggio (51,7 pts in aprile).
Il cross euro/dollaro vale 1,0269 in ribasso di 0,08%, mentre il cambio euro/yen
si attesta su 139,07 in ribasso dello 0,44% e il cambio usd/jpy scambia a 135,36
in ribaso di 0,34%.
Derivati sul greggio in rialzo. Il futures sul Brent guadagna l’1,36% a USD
104,17 il barile, mentre WTI Usa sale dell’1,67% a USD 101,16.
Stamane il Bund future ha aperto a 150,80 il Btp future a 124,46. Lo spread
Btp/Bund riparte da 208 pts, con il rendimento del nostro Btp decennale al
3,290%.
Apertura positiva per le borse europee, con Piazza Affari che guadagna
l’1,33%. Positivi i titoli bancari. In rialzo, anche, Nexi, Hera, Poste Italiane,
Telecom Italia e Stellantis. In ribasso, invece, solamente Saipem, Recordati e
Diasorin.
Azionariato asiatico negativo stamane con il Nikkei 225 della borsa di Tokyo
in ribasso dell’1,20%, Hong Kong dell’1,58%, Shanghai dell’1,43%, Seoul
scende del 2,13%, mentre Sidney ha perso lo 0,52%. Dopo una partenza
d’ottava contrastata per Wall Street, rimasta chiusa lunedì per la celebrazione
dell’Indipendence Day, alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici la
tendenza è stata di generalizzato arretramento. Mentre lo spettro di una
recessione continua a deprimere la fiducia degli investitori, è ancora una volta
la pandemia di coronavirus a rubare la scena. Se nei giorni scorsi c’era
ottimismo per l’allentamento delle restrizioni in Cina, con l’emergere di nuovi
focolai, anche a Shanghai, torna l’incertezza soprattutto a causa dell’impatto
sulla supply chain globale.
La Borsa di New York ha chiuso la seduta complessivamente in rialzo. Il Dow
Jones ha perso lo 0,50%, l’S&P 500 ha guadagnato lo 0,16%, mentre il Nasdaq
Composite è salito dell’1,67%. Dopo una giornata contrastata per l’Asia, e
negativa per i mercati europei, la settimana di Wall Street inizia in altalena.
Dopo lo stop di lunedì per la celebrazione dell’Indipendence Day, in apertura
S&P 500 e Dow Jones Industrial Average avevano sfiorato perdite del 2%
soprattutto sui timori di una recessione in Usa ma nel corso della giornata la
tendenza è stata sostanzialmente invertita grazie al calo dei prezzi del greggio
che ha contribuito a rafforzare l’appetito per il settore tecnologico sensibile
all’inflazione. Tra gli undici sottoindici che compongono l’S&P 500 in positivo
solo Consumer Discretionary, Technology e Communication Services (il migliore
con un rialzo del 2,67%).
Redazione
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