L’agenda macro di oggi, venerdì 7 ottobre, si presenta particolarmente povera di
spunti. In mattinata sarà disponibile il dato sulle vendite al dettaglio dell’Italia. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

Nel primo pomeriggio invece verranno resi noti, sul fronte statunitense, i dati
sull’indice delle retribuzioni, sul tasso di disoccupazione e sui nuovi lavoratori
dipendenti non agricoli.

Sul fronte europeo, secondo quanto comunicato da Halifax (tra i maggiori
erogatori di mutui di Londra), in settembre l’indice dei prezzi delle abitazioni
Halifax Hpi (Housing Price Index) balza in Gran Bretagna del 9,9% annuo, in
ulteriore rallentamento comunque rispetto all’11,4% della lettura finale di
agosto ma sopra sotto al 9,8% atteso dagli economisti. Su base mensile l’Halifax
Hpi è invece sceso dello 0,1% contro il precedente rialzo dello 0,3% e
l’incremento dello 0,5% del consensus. In Germania, secondo quanto
comunicato da Statistisches Bundesamt (Destatis, l’agenzia nazionale di
statistica tedesca), in agosto la produzione industriale è calata dello 0,8%
sequenziale, in peggioramento rispetto allo 0,3% di luglio e contro il declino
dello 0,5% del consensus. Su base annuale la produzione industriale è invece
cresciuta del 2,1% contro il ribasso dell’1,1% di luglio e il calo dello 0,8%
stimato dagli economisti. Inoltre, in agosto i prezzi all’import sono saliti in
Germania del 4,3% mensile, in ulteriore accelerazione rispetto all’1,4% di luglio
e sopra al 2,0% del consensus. L’indice dei prezzi all’import è rimbalzato del
32,7% annuo, contro il 28,9% precedente e il 29,9% atteso dagli economisti. Le
vendite retail sono calate in Germania del 4,3% annuo, in peggioramento
rispetto al 2,6% di luglio ma sopra al ribasso del 5,1% del consensus. L’indice dei
prezzi all’export è invece cresciuto del 18,6% annuo e del 2,1%.

Sul fronte asiatico, secondo quanto reso noto su base preliminare dall’Ufficio di
Gabinetto nipponico, l’indice anticipatore del Giappone è salito in agosto a
100,9 pts dai 98,9 pts della lettura finale di luglio, ritornando dopo un solo mese
sopra la soglia di 100 pts. L’indice di coincidenza, che sintetizza lo stato attuale
dell’economia, è invece cresciuto a 101,7 pts dai 100,1 pts di luglio.

Il cross euro/dollaro vale 0,9785 in rialzo di 0,12%, mentre il cambio euro/yen si
attesta su 141,91 in calo dello 0,01% e il cambio usd/jpy scambia a 144,97 in
calo di 0,10%.

Derivati sul greggio in rialzo. Il futures sul Brent guadagna lo 0,12% a USD
94,53 il barile, mentre WTI Usa sale dello 0,07% a USD 88,51.

Stamane il Bund future ha aperto a 138,52 il Btp future a 111,96. Lo spread
Btp/Bund riparte da 243 pts, con il rendimento del nostro Btp decennale al
4,549%.

Apertura negativa per le borse europee, ma con Piazza Affari che si trova
poco sopra la parità. Positivi i titoli bancari. In rialzo anche Amplifon, Leonardo,
Telecom, Hera e Campari. In ribasso invece STM, Moncler, Diasorin, Ferrari e
Tenaris.

Azionariato asiatico negativo stamane con il Nikkei 225 della borsa di Tokyo
che perde lo 0,71%, Hong Kong scende dell’1,27%, Shanghai ancora chiuso,
Seoul scende dello 0,22%, e Sidney dello 0,80%. In Usa continuano ad arrivare
positivi segnali dal mondo del lavoro, il che è una buona notizia per l’economia
a stelle e strisce ma allontana ulteriormente una pausa o anche solo un cambio
di passo nella stretta monetaria condotta dalla Federal Reserve (Fed). In
quest’ottica riflettori puntati sui dati in uscita nel pomeriggio: salari, posti di
lavoro (a esclusione del settore agricolo) e tasso di disoccupazione di settembre
in Usa. Ultima sessione di stop per le piazze di Shanghai e Shenzhen nella
settimana del Guóqìng jie (la festa nazionale che ricorda la fondazione della
Repubblica popolare cinese il 1° ottobre 1949). I mercati della Cina
continentale scambieranno regolarmente lunedì 10 ottobre.

La Borsa di New York ha chiuso la seduta in ribasso alla vigilia dell’atteso dato
sull’occupazione. Il Dow Jones ha perso l’1,15%, l’S&P 500 l’1,02%, mentre il
Nasdaq Composite lo 0,71%. Preoccupa ancora lo stato di salute
dell’economia. La direttrice generale del Fondo monetario internazionale,
Kristalina Georgieva, ha detto che la prossima settimana, in occasione della
pubblicazione del World Economic Outlook, sarà tagliata la stima di crescita
dell’economia globale per il 2023. Positivo il comparto energetico dopo la
decisione dell’Opec+ di ridurre la produzione di petrolio. Tra i titoli in evidenza
Costco Wholesale +0,45%. La catena di ipermercati ha comunicato un rialzo
delle vendite nette del 10,1% annuo in settembre a USD 21,46 mld. La crescita
a perimetro costante nelle cinque settimane allo scorso 2 ottobre è stata
invece dell’8,5% annuo.


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