Nel numero di settembre di Fondi&Sicav, Marco Deroma, appena riconfermato per il secondo quadriennio alla guida di Efpa Italia, ha raccontato gli indubbi successi del suo primo mandato e i programmi di espansione futuri.

Ma lavorare per una fondazione, che per statuto non ha scopi di lucro, non comporta solo operare sul piano quantitativo, ma soprattutto fornire risultati sul piano qualitativo. È questo il tema affrontato in questa breve intervista con il presidente di Efpa Italia.

L’Esg è un tema sempre più importante per i consulenti. Che cosa ha significato per voi creare una certificazione ad hoc per i professionisti che vogliono fornire consulenza sui prodotti che investono adottando criteri di sostenibilità?

«Abbiamo subito ritenuto che la certificazione Esg fosse assolutamente strategica nell’attuale ambito della consulenza e, per questo motivo, siamo stati i più veloci, tra le varie affiliate di Efpa Europe, a creare questa nuova certificazione; è per noi un altro motivo di orgoglio.

Noi siamo partiti già ai primi di novembre 2020 in tempi brevissimi, rispetto all’approvazione del Syllabus europeo, il programma formativo elaborato da Efpa Europe che permette alle affiliate locali di sviluppare le attività a livello territoriale, e siamo riusciti a dare il via alla prima sessione di esami alla fine di gennaio». 

L’organizzazione di una nuova certificazione, però, non è di certo semplice, anche perché è necessario coinvolgere altre realtà.

«Ovviamente c’è stata anche una veloce risposta da parte delle scuole di formazione, la cui collaborazione era indispensabile. Non dimentichiamo che Efpa ha un principio al quale non vuole derogare: evitare i conflitti di interesse.

Perciò non svilupperemo mai programmi di formazione, perché vogliamo mantenere una libertà fondamentale: promuovere i meritevoli con la massima autonomia di giudizio. E il primo passaggio per ottenere ciò è evitare il conflitto di interessi. È chiaro che quando abbiamo sviluppato i primi calendari, già avevamo messo in piedi una serie di colloqui approfonditi con le scuole di formazione per fare sì che cominciassero a darci un’offerta formativa.

E la velocità con cui ci siamo mossi con i formatori, coniugata con la rapidità di risposta nella preparazione degli esami, sono state fondamentali per fare sì che oggi Efpa Italia sia leader in Europa per numero di soggetti certificati» 

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