Outlook azionario 2023 di Invesco focalizzato sui mercati asiatici ed in particolare su Cina e Giappone

Mike Shiao, Chief Investment Officer, Asia ex Japan, ha commentato: “Con la riapertura dell’Asia meridionale a metà del 2022, i Paesi dell’ASEAN stanno beneficiando di viaggi e turismo e presentano prospettive positive. Tale situazione porterà a una forte ripresa della domanda dei consumatori, rilanciando l’economia.”

“Altrove, l’India sta conoscendo una rapida crescita, che probabilmente si tradurrà in una cifra singola medio-alta nel 2023. Quest’anno e il prossimo, il contributo del Paese alla crescita asiatica e globale potrebbe essere rispettivamente del 28% e 22%. L’India sarà un motore di crescita economica per l’Asia a seguito delle politiche governative di sostegno combinate a una forte domanda interna.

Taiwan e Corea hanno scontato l’indebolimento della domanda globale. Entrambe le economie hanno un forte vantaggio competitivo nel settore della tecnologia. Le valutazioni sono ora a livelli interessanti. E i Paesi hanno riaperto dopo la pandemia. Speriamo di assistere a una rivalutazione nel prossimo anno.

L’indice MSCI Asia ex-Japan viene scambiato con rapporto forward P/E a dodici mesi a 11,3x, intorno al suo minimo. Presenta inoltre uno sconto considerevole rispetto alle azioni statunitensi. Le dinamiche economiche uniche, le opportunità di investimento e le valutazioni interessanti delle azioni asiatiche (Giappone escluso) rappresentano ottime opportunità di diversificazione per gli investitori globali.”

Per quanto riguarda il mercato azionario asiatico, Shiao aggiunge: “Lo sviluppo economico rimane una priorità in Cina, che punta tutto sulla qualità e su una crescita equilibrata. La Cina sta cercando di diventare una società “moderatamente prospera” entro il 2035. In prospettiva, riteniamo che punterà a una crescita moderata e basata sulla qualità, rispetto alla crescita a doppia cifra del passato. Costituirà un buon punto di partenza per la selezione titoli bottom-up.”

“Crediamo che la Cina riaprirà nel 2023, cosa positiva per la domanda interna che offrirà un vantaggio in particolare ai settori dei servizi e, soprattutto, stimolerà la fiducia dei consumatori. La Cina ha mostrato segni di allentamento delle sue severe normative nell’ambito di Internet. Il peggio dell’adeguamento normativo è passato e le valutazioni dovrebbero riflettere la maggior parte degli aspetti negativi del rischio normativo.

D’altro canto, le tensioni commerciali e geopolitiche rimangono una sfida. L’industria cinese dei semiconduttori dovrà affrontare venti contrari. Riteniamo che la Cina intensificherà il suo processo di sviluppo localizzato e la capacità di produzione di semiconduttori per ridurre la sua dipendenza dalle importazioni. Siamo consapevoli dell’incertezza del mercato emersa durante la recente riunione del congresso del Partito e continueremo a monitorarne gli sviluppi.

Sul piano delle valutazioni, le azioni cinesi sono attualmente a un livello storicamente basso e sono scambiate a uno sconto notevole rispetto a quelle dei mercati sviluppati. Riteniamo che le valutazioni basse offrano una finestra di opportunità per gli investitori a lungo termine.”

Azionario Giappone
Il Giappone si prepara a una forte crescita economica

“Nel 2023 il Giappone rientrerà tra le economie sviluppate che raggiungeranno un elevato tasso di crescita. Sebbene possa sembrare difficile, vi sono buoni motivi alla base di questa previsione”, ha detto Daiji Ozawa, Chief Portfolio Manager of Japanese Equity Value.

“Il Paese ha riaperto confini ed economia, e ora è in un ciclo economico diverso. Inoltre, l’inflazione rimane relativamente bassa, consentendo alla Bank of Japan (BOJ) di proseguire le politiche monetarie accomodanti per sostenere la ripresa economica in atto.

L’indebolimento dello yen giapponese ha esercitato pressioni rialziste sui prezzi interni. Tuttavia ciò ha favorito l’economia e le società giapponesi. In effetti, la tendenza degli utili societari rimane positiva in Giappone: si avverte un rallentamento della domanda globale. Ma nel complesso l’indebolimento dello yen e la riapertura hanno sostenuto gli utili societari.

Alla luce di questa situazione, riteniamo che il recente aumento dell’indice dei prezzi al consumo (CPI), guidato principalmente da cibo ed energia, avrà ripercussioni sui salari il prossimo anno. Si prevede che le influenti negoziazioni salariali primaverili (“Shunto”) tra sindacati d’impresa e datori di lavoro potrebbero portare a un accordo sui salari a un livello vicino o superiore al CPI headline.

Nel frattempo, le società giapponesi ricche di liquidità stanno pianificando un capex elevato per l’automazione, la digitalizzazione e gli investimenti verdi tanto necessari. Riteniamo questo fattore fondamentale per ottenere un vantaggio competitivo sostenibile.

In prospettiva, continuiamo a prestare attenzione al ciclo economico globale. Detto ciò, a nostro avviso c’è la possibilità che il Giappone possa raggiungere il suo obiettivo pluridecennale: crescita economica e reflazione sostenuta.”


Unknown's avatar
Redazione

La redazione di Fondi & Sicav è un team di esperti e appassionati di finanza, specializzati nell’analisi e nell’approfondimento di fondi comuni, SICAV e strumenti di investimento. Con un approccio chiaro e aggiornato, forniscono contenuti di qualità per guidare i lettori nelle scelte finanziarie più consapevoli.