Attenzione focalizzata sul settore manifatturiero. Avvio di contrattazioni contrastato per l’Europa. Chiude in bellezza Wall Street nel mese di marzo. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

 

La settimana corta della Borse per le festività pasquali inizia, dal punto di vista della macroeconomia, con l’attenzione focalizzata sul settore manifatturiero. Vengono infatti diffusi oggi i dati di diversi paesi. A cominciare dal Giappone dove l’indice Tankan dei grandi produttori manifatturieri è sceso, nel I° trimestre 2023, a 1 da 7 facendo peggio delle attese, mentre quello delle aziende non manifatturiere è salito a 20 da 19 impattando con le previsioni. Calo anche in Cina per il PMI manifatturiero di marzo (Caixin) attestatosi a 50 punti da 51,6 contro attese a 51,7. Per quanto riguarda l’Europa, il primo PM, quello spagnolo, è uscito positivo in rialzo a 51,3 da 50,7 e contro attese a 50,1. Alle 9:45 arriverà la rilevazione italiana stimata a 51 da 52. Alle 9:50 il dato francese si dovrebbe essere attestato a 47,7 stabile. Invariato è previsto anche il PMI manifatturiero tedesco, a 44,4 così come quello europeo, alle 10:00 a 47,1 e quello inglese, alle 10:30, a 48. In pomeriggio, dagli USA arriverà l’indice ISM sempre relativo al settore manifatturiero con le attese di consensus che attendono un dato poco variato a 47,5 da 47,7. Il sottoindice prezzi, sempre alle ore 16:00, dovrebbe uscire praticamente invariato a 51,2 da 51,3 precedente.

Il dollaro USA, avviato su una china discendente dopo le rilevazioni sul PCE prezzi core di venerdì, ha ripreso quota dopo l’accordo Opec Plus per ridurre di 1,16 milioni di barili la produzione giornaliera. Oggi ci sarà la ratifica ufficiale nel corso della riunione del cartello ma i mercati si sono già adeguati con il balzo delle quotazioni dell’oro nero.

La ritirata dei rendimenti dopo una serie di dati inflazionistici in frenata potrebbe essere messa in dubbio dalla decisione dell’Opec Plus di ridurre la produzione, che verrà ratificata nella riunione di oggi.

Avvio di contrattazioni contrastato per l’Europa che attende i dati sul settore manifatturiero dopo le delusioni arrivate da Oriente, la sorpresa positiva della Spagna e la riduzione delle forniture di petrolio. All’interno del FTSE Mib balzano i titoli petroliferi: Saipem +6%, Tenaris ed Eni con guadagni superiori al 3%.

L’eredità di un indice PCE prezzi USA in frenata ha permesso agli indici asiatici di aprire al rialzo il mese di aprile, con l’eccezione di Hong Kong. A turbare la spensieratezza di una Fed finalmente meno restrittiva, è arrivata la notizia di un accordo Opec Plus per ridurre la
produzione di petrolio.

Chiusura in bellezza di Wall Street nel mese di marzo, favorito dalla crescita inferiore alle attese (+0,3% a febbraio) dell’indice della spesa per consumi. Il dato, favorevole a eventuali pause nel rialzo dei tassi della Fed, ha spinto soprattutto i tecnologici che hanno apprezzato la conseguente discesa dei rendimenti sui Treasury. Tuttavia, nel fine settimana, la notizia di una riduzione di produzione da parte del cartello Opec Plus ha mandato i future di Wall Street in territorio negativo. All’interno degli indici crolla Virgin Orbit dopo l’annuncio che la società interromperà le operazioni a tempo indeterminato.


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