L’inflazione resta elevata e non ci lascerà nel breve periodo. Quale strategia obbligazionaria adottare per fronteggiare la situazione? Jonathan Baltora, head of sovereign, inflation and FX di AXA IM

I mercati finanziari continuano a sperimentare forti oscillazioni, dopo il sell-off provocato dal crack delle banche statunitensi Svb e Signature e le difficoltà del Credit Suisse. La banca centrale americana dovrà decidere se continuare la stretta monetaria o mettere in pausa i rialzi dei tassi. In questo contesto, anziché scegliere tra obbligazioni nominali e inflation-linked, potremmo puntare su una strategia che consenta un’allocazione flessibile su entrambe le componenti.

In un contesto di rafforzamento dei dati economici, l’inflazione ha iniziato a rallentare, anche se non tanto quanto auspicato dalle autorità monetarie. A febbraio e marzo il sentiment di mercato si è fatto più cauto mentre gli investitori consideravano la possibilità di una recessione nella seconda parte di quest’anno, con i tassi d’interesse che potrebbero continuare a salire per un periodo più lungo.

Ancora più di recente, i timori per il settore bancario spingevano nettamente al ribasso i rendimenti dei titoli di Stato, al tempo stesso ampliando gli spread nei mercati del credito investment grade e high yield con l’aumento dei premi per il rischio sulle obbligazioni societarie.

Nel lungo termine le prospettive del reddito fisso sono migliorate, cosi come le opportunità di incrementare la resilienza e la diversificazione dei portafogli, approfittando di un entry point più favorevole. Il segreto starà nel considerare l’universo del reddito fisso in tutta la sua estensione, ricercando le migliori opportunità per navigare in un contesto di grande incertezza.

Banche centrali tra inflazione e rischio stabilità finanziaria

Le banche centrali sono preoccupate per la stabilità finanziaria, ma al tempo stesso continuano ad alzare i tassi, con l’ultimo rialzo di un quarto di punto da parte della Fed. L’inflazione è troppo alta e le banche centrali continueranno la stretta monetaria nonostante le preoccupazioni per il sistema finanziario.

Evidentemente il sentiment nel settore bancario è stato offuscato, il che peserà sugli spread e sugli asset rischiosi. Ma è improbabile un rischio sistemico sull’interno sistema bancario, che possa materializzarsi, come in passato, in una fuga dei depositi. Piuttosto, permane il rischio che uno stress nel sistema bancario prenda la forma del credit crunch del 2007, anche se non ci aspettiamo che possa avvenire nel prossimo futuro.

In questo contesto stiamo monitorando la situazione con un’attenzione a possibili segnali per valutare quando aggiungere duration al portafoglio attraverso gli inflation linkerAl momento non vediamo segni di crescita, anche se l’attività economica ha fatto bene da inizio anno, complice la riapertura della Cina, ma sarà abbastanza per evitare una recessione?”

L’inflazione non è finita: quali implicazioni per il portafoglio?

Analizzando i dati vediamo che l’inflazione headline sta scendendo, mentre l’inflazione core resta elevata e vicina al suo picco, pertanto ci aspettiamo che il mercato guardi all’inflazione legata al settore dei servizi, che negli Stati Uniti, ad esempio, è ancora troppo elevata.

Le prospettive dell’inflazione a breve termine, tutt’altro che chiare, continuano a preoccupare gli investitori. In questo contesto, anziché scegliere tra obbligazioni nominali e inflation-linked, potrebbe valere la pena considerare una strategia che consenta un’allocazione flessibile su entrambe le componenti.

In questo tipo di strategia, quando l’inflazione accelera e i tassi d’interesse attesi sono più elevati, il gestore potrà acquistare obbligazioni inflation-linked a breve scadenza, che hanno meno esposizione alla duration, catturano l’indicizzazione, e sono meno sensibili ai tassi d’interesse. Per contro, quando l’inflazione decelera, il gestore potrà vendere le obbligazioni inflation-linked a breve scadenza, per comprare obbligazioni a lunga scadenza.


Unknown's avatar
Redazione

La redazione di Fondi & Sicav è un team di esperti e appassionati di finanza, specializzati nell’analisi e nell’approfondimento di fondi comuni, SICAV e strumenti di investimento. Con un approccio chiaro e aggiornato, forniscono contenuti di qualità per guidare i lettori nelle scelte finanziarie più consapevoli.