Nel pomeriggio negli Stati Uniti viene reso noto il dato sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione settimanali. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
L’agenda macroeconomica di giovedì 20 aprile si è aperta con la decisione, nel corso della notte europea, della PBoC sui tassi di interesse. Prosegue la politica monetaria di sostegno all’economia della Banca centrale cinese che ha confermato i tassi di interesse al 3,65%.
Già pubblicato, alle 8:00, anche l’indice tedesco dei prezzi alla produzione. In marzo il PPI ha segnato un calo mensile sostenuto, -2,6%, contro aspettative a -0,5% e un dato precedente a -0,3%.
Su base annua i prezzi alla produzione in Germania mostrano ancora una crescita del 7,5% dimezzata, tuttavia, rispetto a febbraio (15,8%). L’appuntamento principale dell’agenda è in programma a metà giornata: alle 13:30 verranno pubblicate le minute dell’ultima riunione della BCE. Nel corso del pomeriggio, per gli Stati Uniti, alle 14:30 viene reso noto il dato sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione settimanali. Il consensus si attende 240.000 nuove richieste contro le 239.000 della settimana precedente. Alle 16:00 il mercato immobiliare attende una nuova frenata delle vendite di abitazioni esistenti, a 4,5 milioni da 4,58 mentre l’indice predittivo USA dovrebbe attestarsi a -0,6% da -0,3% e il preliminare della fiducia dei consumatori europei a -18,5 da-19,2.
Il mercato valutario prosegue il riequilibrio a favore del dollaro USA mentre viene messa in dubbio la possibilità che la Fed riduca i tassi di interesse nel 2023. Spinge al rialzo anche la sterlina, dopo i dati di inflazione superiori alle attese. Rimane indietro sempre e solo lo yen mentre il petrolio arretra temendo che un prolungamento del rialzo dei tassi di interesse aumenterà il peso della recessione.
Rendimenti al rialzo su tutto il mercato obbligazionario. Per l’Europa Isabel Schnabel ha lamentato una dinamica inflazionistica ancora troppo forte. Oggi attenzione al market mover delle minute BCE.
Pochi movimenti per le Borse europee in apertura di seduta, in attesa delle importanti minute dell’ultima riunione della Banca centrale europea. A Piazza Affari spicca Saipem dopo i conti trimestrali chiusi in pareggio. Segue Banco BPM che ha dato il via alla valorizzazione della monetica, la gestione telematica dei pagamenti con carta.
Le Borse asiatiche vengono in questo momento più influenzate dalle previsioni, variabili, sulle intenzioni della Federal Reserve che da decisioni interne, pur favorevoli, come la conferma dei tassi da parte della PBoC. Ecco perché le Borse asiatiche hanno vissuto una seduta debole in scia all’andamento poco convinto di Wall Street.
Alcune delusioni dalle trimestrali (Morgan Stanley e Tesla) e nonostante i dati confortanti da Western Allliance Bancorp, banca regionale finita al centro dell’attenzione dei mercati durante la crisi bancaria, si sono aggiunte all’aumento delle probabilità che la Fed aumenti i tassi di interesse di 25 punti base non solo a maggio ma anche a giugno. Un mix che ha penalizzato tutti e tre i listini che hanno terminato le contrattazioni poco variati. Oltre a Tesla, male anche Netflix e debolezza sui giganti dei chip, Micron Technology e Qualcomm dopo le note di cautela dal concorrente europeo ASML.
Redazione
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