a cura di Pinuccia Parini

Intervista a Frank Di Crocco, Head of Banks & Wealth Management Italy, Invesco

Qual è il risultato più significativo che emerge dalla ricerca che Invesco ha commissionato a Bbva-Doxa?

“Se Millennial e Gen Z viaggiano tra l’approccio spensierato e la preoccupazione, Gen X e Boomer sono vigili e affaticati. In generale, siamo di fronte a generazioni audaci seppur preoccupate: affrontano a testa alta un presente che richiede forza, lucidità e concretezza. Non possiamo sicuramente prescindere da un concetto endemico di instabilità/incertezza che è presente e continuerà a esserci. Crisi economica e sanitaria accompagnano il sentiment espresso nelle risposte alla domanda sul morale, dove i più positivi risultano essere i due estremi (Gen Z e Boomer). Dal punto di vista delle emozioni, anche se a predominare sono stanchezza (40%), incertezza (38%), preoccupazione (40%) e stress (34%), in particolare tra i Millennial (in cui la stanchezza tocca un picco del 46%), c’è spazio anche per sentimenti più positivi, in particolare pe la speranza (30%), trasversale a tutte le generazioni. L’attuale contesto macroeconomico sta dunque evidenziando la vulnerabilità delle famiglie e ha reso ancora più evidente il bisogno di incrementare le conoscenze finanziarie della popolazione. L’incertezza non ferma, ma spinge a trovare nuove opportunità, anche se il mondo finanziario sembra un passo indietro, in attesa che tutto torni come prima. Occorrono quindi nuove guide, paradigmi, prodotti e un linguaggio finanziario più accessibile”.

Come guardano le quattro generazioni intervistate al futuro?

“Dalla ricerca emergono due aspetti di fondamentale importanza: la pianificazione e la gestione del denaro sono ora valori con la “V” maiuscola. Il mondo della finanza, del risparmio e degli investimenti è considerato una sorta di ponte sul futuro, una connessione tra l’oggi e il domani e tra diverse generazioni. Futuro è sinonimo di fiducia, di cui c’è un bisogno gigantesco: la maggior parte degli intervistati dichiara di riporre o voler riporre la propria fiducia in chi avrà autorevolezza visionaria e vicinanza personalizzata. Si cerca il proprio “personal trainer finanziario”, una persona che sia in grado di ascoltare, comprendere al meglio le esigenze dell’investitore e, grazie a un dialogo aperto e formativo, consigliare le scelte di investimento”.

Come si differenzia il loro approccio agli investimenti?

“Formazione, consapevolezza, educazione finanziaria sono le parole chiave per il futuro del risparmio gestito, indipendentemente dalla generazione di appartenenza. Uno degli aspetti che mi ha colpito dalla ricerca è il fatto che, a detta loro, le generazioni sarebbero più attive se vedessero la possibilità di un «risparmio investito» e di un «investimento protetto». Nel nostro paese, più che in altri, spesso commettiamo l’errore di considerare i Millennial e Gen Z come qualcosa di distante dalle generazioni precedenti. Tuttavia, ci sono dei tratti comuni trasversali: gli obiettivi d’investimento, i bisogni immutati di genitori e figli. Le differenze in base alla fascia di età anagrafica ci sono e sono molteplici, soprattutto per quanto riguarda la sensibilità verso alcune tematiche. Parliamo, infatti, di generazioni abituate alle crisi e, per questo motivo, dedite all’attivismo, perché ritengono che le aziende abbiano maggiori probabilità di successo se creano valore per tutti, non solo per gli azionisti”.


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Pinuccia Parini

Dopo una lunga carriera in ambito finanziario sul lato, sia del sell side, sia del buy side, sono approdata a Fondi&Sicav