In giornata attese le letture sui tassi di inflazione in maggio in Italia e in Eurozona. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
Passata l’onda delle Banche centrali con la BoJ che nel corso della notte europea ha confermato i tassi di interesse in territorio negativo a -0,1%, oggi il panorama macroeconomico appare meno carico. I dati principali arriveranno dalle letture sui tassi di inflazione in maggio in Italia e in eurozona. Il dato italiano verrà diffuso alle 10:00: i prezzi al consumo dovrebbero essere cresciuti dello 0,3% m/m in rallentamento da +0,4% e del 7,6% a/a da +8,2%. Un’ora più tardi verrà rilasciata la rilevazione dell’area euro. In questo caso le attese si attestano a +0% congiunturale da +0,6% precedente e a +6,1% da +7% tendenziale. I due dati assumono importanza anche alla luce delle risultanze della riunione della BCE che ieri ha alzato i tassi di interesse sui depositi al 3,5% facendo capire che non sono in previsione pause. Nel pomeriggio, alle 16:00, dagli USA arriverà l’importante parametro costituito dalle prospettive di inflazione a 5 anni elaborate dall’Università del Michigan. Molto seguito dalla Fed per valutare le aspettative sui prezzi al consumo, il dato dovrebbe uscire a +3,1%, in linea con il mese di maggio. L’indice di fiducia, sempre dell’Università del Michigan, dovrebbe invece essere in leggero aumento a 60 da 59,2.
L’ultima seduta della settimana inizia con un quadro diverso rispetto a quello dei giorni precedenti le riunioni delle Banche centrali. L’Eur/ Usd si è portato in area 1,09 guadagnando ieri una figura mentre lo yen è finito sui minimi a 15 anni contro la valuta unica europea. Oggi non sono attesi grandi movimenti sul mercato valutario. Possibile una correzione di eventuali eccessi ereditati dalla seduta di ieri.
L’effetto BCE c’è stato e ha spinto al rialzo i rendimenti dei bond in Eurozona, ma è rientrato nel corso della seduta con il dato debole sui sussidi di disoccupazione in USA.
Avvio di contrattazioni poco mosso per le Borse europee dopo la riunione BCE di ieri ma attenzione oggi alla scadenza contemporanea di future e opzioni su indici e azioni (quattro streghe) che potrebbero favorire la volatilità. Sul FTSE Mib partono bene Banco Bpm, Diasorin e Saipem con rialzi superiori al punto percentuale.
Chiusura di settimana positiva per le Borse asiatiche, in particolare per Tokyo che ha rinnovato ancora una volta i massimi degli ultimi 33 anni. D’altronde la BoJ non ne vuole sapere, per ora, di seguire le altre Banche centrali nel percorso di rialzo dei tassi mentre la PBoC li sta addirittura riducendo per stimolare l’economia.
Wall Street vede la fine dei rialzi dei tassi di interesse della Fed e si premia con nuovi record a un anno. S&P500 e Nasdaq, infatti, non raggiungevano i livelli attuali da aprile 2022. Discorso diverso per il Dow Jones Industrial, più attardato ma anch’esso autore di una buona performance. La crescita delle richieste di sussidi di disoccupazione oltre le attese, 262.000 contro 250.000 è stato l’innesco della salita di giovedì. E forse la notizia migliore non è nella buona seduta della Borsa USA quanto nella partecipazione corale della maggioranza delle azioni e non solo delle solite note Big Tech.
Redazione
La redazione di Fondi & Sicav è un team di esperti e appassionati di finanza, specializzati nell’analisi e nell’approfondimento di fondi comuni, SICAV e strumenti di investimento. Con un approccio chiaro e aggiornato, forniscono contenuti di qualità per guidare i lettori nelle scelte finanziarie più consapevoli.

