Molti emittenti hanno bloccato i costi di finanziamento su livelli bassi prima del rialzo dei tassi. Intervista ad Al Cattermole, portfolio manager & global credit analyst di Mirabaud AM

La qualità complessiva delle obbligazioni ad alto rendimento è migliorata negli ultimi anni e circa il 50% ha un rating “BB”. Ritenete che questi livelli rendano l’asset class meno rischiosa in caso di recessione?

Sì, riteniamo che la maggiore qualità dell’indice offra una migliore protezione contro una recessione. Gli emittenti con rating ‘BB’ hanno un tasso di insolvenza storicamente molto più basso rispetto all’indice generale, in quanto tendono a essere società più grandi, probabilmente quotate in borsa, con team di gestione sofisticati, che danno loro l’agilità operativa necessaria per affrontare i cicli economici. Molte società ‘BB’ potrebbero essere Investment Grade ma scelgono di rimanere ‘BB’ per l’efficienza della struttura del capitale; quindi, hanno molte leve da tirare in tempi di stress economico, come la vendita di asset o la riduzione dei dividendi.
Dopo anni di bassi tassi d’interesse, abbiamo anche visto il credito ‘BB’ estendere le proprie scadenze a cedole storicamente basse, ad esempio emettendo obbligazioni a 10 anni al 5% invece che a 8 anni all’8%. Ciò significa che hanno bloccato questi bassi costi di finanziamento e che non c’è un muro di scadenze incombente che possa farli risalire.
Visti gli attuali livelli di rendimento offerti dalle obbligazioni HY, cosa preferite nei vostri portafogli, in termini di duration, settori e aree geografiche?
A seguito del Covid abbiamo avuto timori sull’inflazione e quindi negli ultimi due anni abbiamo mantenuto una duration molto più bassa del solito, ma ora che il ciclo di rialzi delle banche centrali sta per terminare, abbiamo aumentato nuovamente la duration per prepararci a un eventuale rallentamento dell’economia.
Per quanto riguarda i settori, abbiamo assistito a una forte domanda da parte dei consumatori per la “riapertura” delle economie, per cui i viaggi e il tempo libero rimangono un sovrappeso fondamentale per noi, sia per quanto riguarda le compagnie di crociera sia per le compagnie aeree.
Ci piacciono anche le infrastrutture di telecomunicazione: la transizione verso un’economia digitale globale è sostenuta dal consumo di dati e ha portato a un aumento del numero dei fornitori di infrastrutture specializzate, separati dalle Tlc tradizionali; queste società hanno una buona visibilità dei ricavi e contratti protetti dall’inflazione. Vediamo ancora buone opportunità in tutte le regioni, ma con una leggera preferenza per gli Stati Uniti rispetto all’Europa.
Rocki Gialanella
Laurea in Economia internazionale presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’. Ho abbracciato il progetto FondiOnline.it nel 2001 e da allora mi sono dedicato allo sviluppo/raggiungimento del target che ci eravamo prefissati: dare vita a un’offerta informativa economico-finanziaria dal linguaggio semplice e diretto e dai contenuti liberi e indipendenti. La storia continua con FONDI&SICAV.

