A colloquio con Luigi Pintus, regional manager di Credem Euromobiliare Private Banking

Come si è svolta la sua carriera e come ha fatto a diventare un area manager?

«È doveroso premettere che non è sufficiente pensare di avere le capacità di coordinamento di un gruppo per diventare automaticamente un manager. L’investitura deve arrivare, prima di tutto, dall’azienda che si rappresenta e, in secondo luogo, ma non per importanza, è necessario essere riconosciuto come tale dalle persone che si andrà a coordinare. La mia carriera da bancario è iniziata prestissimo: fresco di maturità scientifica, ho superato una selezione e nel 1988 sono stato assunto da un istituto di credito locale. L’esperienza da lavoratore dipendente è durata nove anni ed è stata propedeutica al passaggio al lavoro autonomo avvenuto nel 1997, pochi mesi dopo avere conseguito l’abilitazione a promotore finanziario. Ho mosso i primi passi in Banca Fideuram, realtà nella quale, oltre a gestire il mio portafoglio clienti, ho potuto cimentarmi nel ruolo di supervisore. Il mio piccolo team era composto, in prevalenza, da ex bancari. Nel 2002 mi sono trasferito in Banca Euromobiliare, oggi Credem Euromobiliare Private Banking, dove ho contribuito alla nascita della prima filiale in Sardegna, e la mia carriera manageriale è iniziata nel 2004, con il primo incarico per la selezione e il coordinamento dei consulenti nell’isola, compito esteso nel 2012 alla Sicilia e alla Calabria. Attualmente il mio team è composto da 32 consulenti finanziari».

Quale formazione ha avuto per diventare area manager?

«La mia è una formazione fatta prevalentemente sul campo. Un lungo percorso nel quale ho avuto il privilegio di incontrare manager e consulenti di altissima qualità, professionale e umana. Il sostegno e l’incoraggiamento di questi colleghi sono stati determinanti nella mia scelta. Ho capito quanto fossero importanti per la crescita sana del gruppo, a partire dalla selezione dei professionisti che ne avrebbero fatto parte, il mio esempio e la coerenza nei comportamenti. Naturalmente, anche le iniziative di formazione, tecnica e relazionale sviluppate dalla banca sono state anch’esse decisive nel costruire una competenza senza la quale è difficile rendere credibile una propria legittimità presso i colleghi». 

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