di Mark Lowe
In quello che alcuni osservatori politici hanno definito lo scrutinio più importante del paese da quando è tornata la democrazia, nel ballottaggio delle elezioni presidenziali brasiliane dell’ottobre 2022, oltre il 50% dei circa 158 milioni di cittadini con diritto di voto ha espresso la propria preferenza per il ritorno del già capo dello stato Luiz Inàcio Lula da Silva.
Nonostante le proteste e le manovre legali, il presidente Jair Bolsonaro è stato costretto a lasciare l’incarico e il 1° gennaio 2023 l’ex leader sindacalista è tornato al potere.
Lula si trova oggi ad affrontare una serie di problemi interni che già conosce bene, tuttavia, in tema di affari internazionali, dal suo ultimo mandato sono cambiati radicalmente diversi scenari geopolitici e geoeconomici. Il nuovo presidente deve affrontare un numero sempre crescente di sfide complesse, tra le quali il ruolo attuale e futuro del Brasile nella comunità allargata dei Brics, ma la sua attenzione principale sarà rivolta a risolvere le questioni interne che sono al centro del futuro sviluppo della nazione.
Un complesso arazzo
Il più grande Paese del Sud America e il quinto del mondo vanta un patrimonio culturale ricco e diversificato, grandi bellezze naturali e abbondanti risorse. Tuttavia, sotto i suoi paesaggi pittoreschi e la sua vibrante cultura si nasconde un complesso arazzo di sfide economiche e sociali che hanno plasmato lo sviluppo della nazione nel corso degli anni. Per comprendere l’attuale panorama economico e sociale del paese, è essenziale approfondire la sua storia. Conquistato dal Portogallo nel XVI secolo, durante il periodo coloniale il Brasile è stato uno dei principali protagonisti del commercio globale dello zucchero. La corona portoghese ha sfruttato le sue vaste risorse, principalmente attraverso il lavoro degli schiavi, lasciando un impatto sul tessuto sociale che è durato nel tempo. All’inizio del XIX secolo, il Brasile è diventato una monarchia, per poi trasformarsi in repubblica nel 1889.
Nel corso della sua storia, la nazione ha sperimentato boom e crisi economiche, con il caucciù, il caffè e, più recentemente, il petrolio, che hanno giocato un ruolo fondamentale nel suo sviluppo. Queste fluttuazioni hanno contribuito a creare notevoli disparità nella distribuzione della ricchezza e a livello sociale.
L’economia brasiliana si caratterizza per le sue dimensioni e la sua diversità. Il paese è uno dei maggiori produttori agricoli del mondo, con vaste aree coltivabili, ed è un attore chiave nella produzione globale di beni di base come la soia, la carne bovina e la canna da zucchero. Inoltre, vanta un’abbondanza di risorse naturali, tra le quali minerali, petrolio ed energia idroelettrica.
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Redazione
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