Al 30 giugno titoli di stato e obbligazioni costituivano il 9,7% del patrimonio totale delle reti, contro il 6,7% del 31 dicembre del 2022, continua l’inchiesta di Fondi&Sicav con il contributo di Nicola Viscanti, head of advisors di Banca Widiba.

I dati di raccolta più recenti mostrano una fortissima crescita dei bond nei portafogli dei clienti. È successo anche a voi? Quali sono le cause del fenomeno?

«Sì, anche noi abbiamo rilevato una marcata crescita della componente obbligazionaria nei portafogli dei clienti, prevalentemente rivolta ai governativi italiani con scadenza a medio termine. La motivazione è legata a rendimenti nominali tornati su livelli elevati dopo diversi anni e alla crescita dell’inflazione»

Pensate che chi ha scelto di puntare in questo periodo sulle obbligazioni abbia fatto una scelta tattica o strategica? Ritenete che, a breve, potrà tornare ad aumentare la quota dedicata alle azioni o al risparmio gestito in generale?

«A fronte di uno scenario economico internazionale di difficile lettura, le scelte degli investitori ci appaiono prevalentemente tattiche, con predilezione per scadenze di breve-medio termine. A nostro parere, la ripresa della raccolta in risparmio gestito è legata alla componente azionaria: in un contesto di riduzione della liquidità e bassi premi per il rischio rispetto all’obbligazionario, saranno determinanti la capacità dei fund manager di cogliere le opportunità in diverse aree geografiche e settori, anche attraverso nuovi prodotti e strategie e la professionalità dei consulenti finanziari nel trasmettere ai clienti la ricerca del valore attraverso la diversificazione».

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