Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

I numeri arrivati nella notte dal Giappone, dove l’indice dei prezzi alla produzione a settembre è salito meno delle stime (dal 3,3% al 2%, contro un consenso al 2,4%), è probabile che spingeranno la Bank of Japan a confermare l’attuale livello di stimoli monetari.

Prima dell’avvio delle contrattazioni nel Vecchio continente, dalla Gran Bretagna sono giunti gli aggiornamenti sul Pil, che nel mese di agosto ha rispettato le attese segnando un +0,2% mensile, e sulla produzione industriale, che invece ha fatto decisamente peggio del mercato scendendo dello 0,7% (stime al -0,2% m/m). Sono due gli appuntamenti che caratterizzeranno la giornata di oggi: la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Banca Centrale Europea e l’aggiornamento sull’andamento dell’inflazione negli Stati Uniti.

Nel caso di quest’ultimo, sia per il dato completo che per quello elaborato al netto delle componenti più volatili, gli operatori di mercato si attendono un incremento mensile dello 0,3%. Come ogni giovedì, alle 14:30 sarà diffuso l’aggiornamento settimanale sull’andamento delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione. Mentre, con un giorno di ritardo rispetto al solito (la causa va ricercata nella festività del Columbus Day), alle 17 sarà la volta dei dati sugli stock di petrolio negli Stati Uniti.

Già debole, il dollaro sta ampliando le perdite a seguito delle nuove indicazioni “dovish” arrivate da Washington. Questa tendenza potrebbe essere invertita o rafforzata dall’aggiornamento sui prezzi al consumo USA. Segno meno anche lo yen dopo i numeri sotto le stime arrivati dai prezzi alla produzione. Ancora debolezza per il petrolio Brent.

Oggi è previsto il collocamento di quattro BTP con scadenze a 3, 7 e 20 anni oltre al titolo green al 2035. Dopo la revisione al rialzo delle stime sui deficit, i rendimenti sono stimati in aumento.

La cautela sulle prossime mosse emersa dalle minute della Federal Reserve permette ai listini europei di iniziare la giornata in positivo. A Milano focus su Banca MPS (+1,08%) dopo che la Cassazione ha confermato le assoluzioni per i manager nell’ambito del processo sui derivati Alexandria e Santorini.

Le indicazioni arrivate dalla Fed e la notizia che il fondo sovrano cinese ha acquistato partecipazioni nelle maggiori banche del Paese hanno permesso alle Borse asiatiche di chiudere tutte con il segno più. Spicca in particolare la performance di Tokyo.

Seduta all’insegna degli acquisti per gli indici di Wall Street: il Dow Jones ha chiuso in rialzo dello 0,19% e l’S&P500 ha segnato un +0,43%. Più sostenuta la performance del Nasdaq, con l’indice tecnologico in progresso dello 0,71%. Debutto negativo per le azioni Birkenstock (-12,91% rispetto ai 46 dollari del collocamento) e vendite anche su Exxon Mobil (-3,6% a 106,47 dollari) dopo che il colosso petrolifero ha annunciato l’intenzione di acquisire Pioneer Natural Resources. L’operazione ha un valore di circa 60 miliardi di dollari e la rende la più grande del 2023.


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Redazione

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