Christiaan Tuntono, Senior Economist, Asia Pacific, Allianz Global Investors
Nel terzo trimestre 2023 il prodotto interno lordo (PIL) reale della Cina è cresciuto del 4,9% su base annua, superando le stime di consensus. Depurata degli effetti stagionali, la crescita segna un rimbalzo dallo 0,5% del secondo trimestre all’1,3% nel terzo. I dati macroeconomici relativi a settembre rivelano inoltre che la crescita della produzione industriale resta invariata (4,5%), mentre le vendite al dettaglio (5,5%) e gli investimenti in immobilizzazioni (2,5%) sono migliorati rispetto a un anno fa.
Tali statistiche indicano che la crescita cinese potrebbe aver superato il punto di minimo ciclico, grazie anche alle misure di stimolo incrementali ma complete varate negli ultimi mesi. Detto ciò, crediamo che la ripresa ciclica sia tuttora nella fase iniziale, non si tratta ancora di un’espansione ben radicata, anche in considerazione dell’indebolimento della domanda globale e delle difficoltà del settore immobiliare. Occorrono ulteriori interventi a favore dell’economia per supportare una domanda interna insoddisfacente alla luce delle pressioni sulla crescita ciclica.
Riteniamo che la flessione strutturale del real estate continuerà a frenare l’espansione della Cina sino a che il settore non raggiungerà un nuovo equilibrio su livelli più modesti. Sul fronte della domanda, la decelerazione degli investimenti nel real estate rallenterà la formazione di capitale lordo. Mentre la diminuzione delle vendite di abitazioni e il calo dei prezzi immobiliari peseranno sui consumi tramite effetti negativi sul patrimonio.
Ma se da un lato il real estate non è più un motore di crescita, dall’altro energia verde ed economia digitale stanno diventando i nuovi settori trainanti dell’economia. Crediamo che nel medio termine il PIL cinese sarà sostenuto dall’espansione delle nuove economie, che supplisce in parte al calo causato dalla contrazione del settore immobiliare.
In base alle nostre stime, nel 2022 l’energia verde e il digitale insieme hanno contribuito per il 18% al PIL cinese, compensando rapidamente la riduzione delle dimensioni del real estate (19% del PIL) nel primo semestre del 2023.
Riteniamo che la continua espansione dell’energia verde e dell’economia digitale possano far ripartire gli investimenti nelle immobilizzazioni, rigenerare la domanda al consumo e rinnovare il mix dei prodotti esportati dalla Cina.
Redazione
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