Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
Il primo giorno della settimana vedrà l’Europa protagonista con gli indicatori Pmi del settore servizi per il mese di ottobre ma per il resto offrirà poco altro dal punto di vista macroeconomico. Già diffuse nel corso della notte europea alcune informazioni provenienti dall’area dell’Asia-Pacifico. In particolare, le minute dell’ultima riunione della Bank of Japan con il commento del governatore Kazuo Ueda, secondo cui non c’è pericolo che ritorni in Giappone la deflazione. Dall’Australia è invece arrivato l’indicatore MI sull’inflazione che ha segnato una contrazione dello 0,1% m/m da 0% precedente, in attesa della riunione della RBA prevista questa notte e che potrebbe vedere un rialzo dei tassi di interesse di 25 punti base.
Il primo PMI servizi europeo arriverà alle ore 9:45 dall’Italia. Le attese si attestano a 48,5 da 49,9 con un consolidamento della contrazione. Seguirà, alle 9:50, la Francia con previsioni a 46,1 da 44,4. Alle 9:55, per la Germania, l’indice dovrebbe attestarsi a 48 da 50,3 mentre l’indicatore per l’intera eurozona, in uscita alle 10:00, è previsto a quota 47,8 stabile. Alle 10:00 verrà diffuso anche l’indice di fiducia degli investitori dell’eurozona atteso a 46 da 45 di ottobre. In serata, alle 19:00, attenzione ai toni delle dichiarazioni del capo della Bundesbank, Joachim Nagel.
Il dollaro si è spento nella seconda metà della settimana dopo Fed e dati sul mercato del lavoro. Il biglietto verde è sceso ai minimi da sei settimane contro un paniere di valute. In recupero l’euro. Sale anche il dollaro australiano con la RBA che dovrebbe alzare i tassi di interesse. Poco mosso il petrolio che mantiene le posizioni con la conferma dei tagli produttivi di Russia e Arabia Saudita fino a fine anno.
Minimi da cinque settimane per i rendimenti sui Treasury e discesa decisa dei rendimenti anche in eurozona con il Btp sceso sotto il 4,5%. Questo il risultato della svolta, almeno promessa, della Fed.
Dopo il balzo nella seconda metà della passata ottava i listini europei hanno aperto oggi con pochi movimenti anche se l’intonazione generare rimane positiva. All’interno del FTSE Mib, nella settimana in cui arriveranno oltre 20 trimestrali (ma non oggi). Al centro dell’attenzione TIM con il Cda che ha accettato la proposta di KKR per la rete.
Esordio settimanale rialzista per le Borse asiatiche, spinte dall’onda lunga della riunione Fed e dalla contrazione dei rendimenti obbligazionari. A correre di più sono stati gli indici tecnologici con Seoul favorita anche dal blocco degli short deciso in seguito a un’indagine sull’utilizzo dello strumento da parte di alcune banche internazionali.
I dati sul mercato del lavoro statunitense hanno rafforzato negli investitori la convinzione che il percorso di rialzo dei tassi di interesse Fed sia ormai giunto alla fine. La creazione di buste paga in ottobre è stata la metà del mese precedente, anche se potrebbero aver influito sul dato gli scioperi nel settore auto. Wall Street ha così messo a segno una seduta in deciso rialzo pur in mancanza del supporto delle trimestrali. Questa settimana, tra i big, solo Walt Disney presenterà i risultati. La delusione per Apple non ha frenato il Nasdaq che ha beneficiato del rientro dei rendimenti obbligazionari.
Redazione
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