Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

La giornata inizia per l’Eurozona con le cattive notizie provenienti dalla Germania. Letto in ottica BCE, il calo del PIL tedesco nel terzo trimestre dell’anno (-0,1% in linea con le attese degli analisti) e l’accelerazione a -0,8% contro attese a -0,3% sul dato anno su anno, potrebbero essere anche positivi per i mercati azionari in quanto avvicinerebbero una svolta ribassista di politica monetaria della BCE.

Tuttavia se il motore economico d’Europa inserisce la retromarcia ne soffrono tutti. Cosa ne pensano del dato alla Bundesbank potrebbe emergere dagli interventi di Balz, Mauderer, Buch e Nagel durante un convegno alle 10:00. Parlerà anche la presidente della BCE, Christine Lagarde. Dati deboli anche dal Giappone con un indice manifatturiero in rallentamento da 48,7 a 48,1 e contro stime a 48,8.

Tornando alla Germania, alle 10:00 viene pubblicato l’indice IFO: le aspettative di business sono viste a 85,7 da 84,7; la situazione attuale a 89,5 da 89,2 e la fiducia delle aziende a 87,5 da 86,9. Nel pomeriggio tornano i dati USA dopo la sospensione di ieri. Alle 15:45 l’indice ISM manifatturiero di novembre è stimato a 49,8 da 50 mentre il dato relativo ai servizi dovrebbe attestarsi a 50,4 da 50,6.

Yen in recupero sul dollaro dopo la pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo in Giappone, superiori alle attese (+2,9% contro +2,8% a/a). Il dollaro arretra anche a fronte dell’inizio della tregua tra Israele e Hamas, insieme con il petrolio che ha recuperato ieri solo in minima parte il capitombolo seguito al rinvio della riunione Opec che si sarebbe dovuta tenere nel fine settimana.

In un mercato dai volumi sottili i rendimenti sui titoli di Stato sono tornati a salire ma in un movimento che sembra di riequilibrio dopo la discesa delle settimane passate.

Ancora un’apertura piatta per le Borse europee nell’ultima seduta della settimana, con l’attenzione rivolta agli interventi dei banchieri centrali. Sul FTSE Mib rialzi decimali per Banco BPM e Azimut, rispettivamente +0,4% e +0,35% in apertura mentre in coda Moncler e Poste Italiane chiudono con ribassi entro il mezzo punto percentuale.

Quadro debole per le Borse asiatiche nell’ultima seduta della settimana, con il solo Giappone che si salva recuperando lo spazio perduto durante la seduta di chiusura per festività. Particolarmente deboli Shanghai e Hong Kong dove, oltre alla correzione dell’immobiliare dopo i recenti guadagni ha pesato la cattiva performance del lusso.

Torna alle contrattazioni oggi Wall Street dopo la chiusura per il Ringraziamento ma si tratterà di una seduta dai volumi festivi, anche perché terminerà in anticipo (alle 13:00, le 19:00 in Italia) e non ci sarà after hour. Importante sarà comunque verificare lo stato di salute del settore manifatturiero e di quello dei servizi rilevati dagli indici ISM. Per il resto non ci saranno grandi spunti su cui costruire movimenti importanti se non l’inizio della tregua di quattro giorni tra Israele e Hamas a Gaza. La sua tenuta potrebbe migliorare l’umore dei mercati azionari.


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