Aggiornamento sui mercati di UniCredit
L’agenda di oggi non presenta appuntamenti in grado di dare direzionalità ai mercati, direzionalità che è mancata anche nella seduta di ieri. Sono tuttavia presenti le incognite dei pronunciamenti di alcuni banchieri centrali, tra i quali il falco Isabel Schnabel della BCE alle ore 15:00. Da ricordare, tuttavia, le dichiarazioni meno rigide rilasciate prima di Natale.
Parleranno oggi anche De Guindos, sempre per la BCE alle ore 9:20, e il governatore della BoE Andrew Bailey alle 15:15. Per quanto riguarda i dati, già pubblicati quelli del Giappone.
In particolare, il reddito generale dei dipendenti nel mese di novembre ha frenato a +0,2% da +1,5% del mese precedente e delle attese, risultato che rende più prudente la BoJ sulla svolta di politica monetaria. In questo caso sarebbe una svolta restrittiva.
Giù reso noto anche il dato sulla produzione industriale francese a novembre, attestatasi a +0,5% da -0,3% contro attese invariate. Alle 10:00 verranno pubblicate le vendite al dettaglio in Italia a novembre, attese in aumento dello 0,2% m/m da +0,4%. Infine dagli USA, alle 16:30, le scorte di petrolio dovrebbero essere diminuite di 675.000 barili dopo i -5,503 milioni di settimana scorsa.
Anche il mercato delle valute vive sedute di attesa con movimenti limitati. In recupero il dollaro USA sull’euro mentre lo yen ha invertito la rotta stamattina dopo la pubblicazione dei dati economici in agenda oggi. Sul mercato delle materie prime il greggio è salito sulle scorte inferiori alle attese pubblicati dall’Api (l’Associazione dell’industria petrolifera USA). Più probante, oggi, il dato dell’EIA.
Pochi movimenti sul mercato obbligazionario nonostante l’ampia offerta sul primario che caratterizza l’inizio dell’anno. Lo spread BtpBund rimane in area 165 punti.
Avvio nel segno dell’incertezza per i mercati europei dopo la seduta grigia della vigilia. Solo il FTSE Mib strappa un rialzo più convincente con Ibex e FTSE100 in calo. Sull’indice delle blue chip di Piazza Affari non ha aperto Campari per eccesso di ribasso dopo il collocamento di azioni e bond a sconto per finanziare l’acquisizione di Courvoisier.
Il Nikkei è stato l’unico indice a brillare nella seduta asiatica. I massimi degli ultimi 34 anni, prima della bolla degli anni’90, sono stati favoriti dal dato sui redditi dei dipendenti, inferiore alle attese. In rosso, tra gli altri, Seoul con la Banca di Corea che si riunirà domani, e Sydney con l’inflazione sopra i livelli di conforto della Banca centrale.
Una Wall Street poco brillante ha accolto ieri le indicazioni del presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, il quale ritiene appropriati “solo” due tagli dei tassi di interesse nel 2024. Poco per il mercato che guarda con timore al dato di inflazione di giovedì, atteso in aumento, e alle trimestrali bancarie di venerdì. Prudenza è la parola d’ordine per gli investitori USA. All’interno dei listini perde ancora quota Boeing, nonostante le rassicurazioni del suo amministratore delegato dopo l’incidente sul volo Alaska Air, mentre Hewlett Packard arretra dopo l’annuncio di un’offerta da 13 miliardi di dollari per Juniper Networks.
Redazione
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