A colloquio con Giorgio Bortolozzo, Head of Equity di Arca Fondi SGR

 

Negli ultimi anni, le small cap Usa non hanno tenuto il passo delle large cap. Credete che in futuro possano materializzarsi condizioni più favorevoli al segmento dei titoli a bassa capitalizzazione?

In un conteso di mercato dominato dalle società a grande capitalizzazione, le small cap statunitensi hanno storicamente rappresentato un segmento meno esplorato, ma potenzialmente ricco di opportunità.

Giorgio Bortolozzo

Tuttavia, negli ultimi anni le società appartenenti a questo segmento hanno risentito di fattori esterni, come le tensioni commerciali, incertezze politiche, cambiamenti di politica monetaria e del panorama economico globale, che hanno ridotto l’appetito degli investitori per questo segmento di mercato, facendogli perdere terreno rispetto alle large cap, trainate dall’andamento dei “magnifici 7”.

In effetti, i titoli di aziende a minore capitalizzazione mostrano tipicamente una volatilità più elevata dei titoli a maggiore capitalizzazione e una liquidità limitata. Le società sono spesso più vulnerabili in un contesto di rallentamento dell’economia americana e sensibili al rialzo del costo del debito.

Lo scenario oggi però sta cambiando. Nonostante ci siano ancora molte incertezze all’orizzonte soprattutto sul fronte della crescita economica, le aspettative sono per uno scenario di tassi di interesse più favorevole rispetto agli ultimi due anni. La normalizzazione della politica monetaria, se si confermasse una crescita economica positiva, potrebbe aiutare le aziende di piccole dimensioni a recuperare terreno, a partire da un contesto che vede valutazioni inferiori a quelle storiche, aspettative sugli utili ancora complessivamente modeste e un premio verso le società di grandi dimensioni contenuto rispetto alla storia.

Inoltre, le small cap hanno dimostrato nel tempo di saper essere agili, flessibili e innovative. E di saper capitalizzare su nicchie di mercato e tendenze emergenti. In questo segmento, nell’attuale contesto di incertezza, favoriamo le aziende con un debito contenuto, una buona marginalità e valutazioni contenute.

In quali settori dell’economia Usa ritenete si possano individuare le migliori opportunità per investire nelle small cap?

Tra i settori, ci sembrano più interessanti quelli legati alla tecnologia, spesso considerata prerogativa solo delle grandissime aziende, che può offrire opportunità di crescita interessanti, come cybersecurity, intelligenza artificiale e digitalizzazione.

Anche il settore della salute e delle biotecnologie è un ambito in cui, tra le piccole aziende, si potrebbero trovare buone occasioni.

Infine, anche le small cap attive nell’industria dei consumi sostenibili potrebbero beneficiare di opportunità promettenti, grazie alla sempre maggiore consapevolezza e interesse manifestato dai consumatori.


Unknown's avatar
Stefania Basso

Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.