di Daniel Zanin analyst, investment research di Invesco
Ho sempre trovato sfidante leggere il pentagramma. Non fraintendetemi, amo la musica, e credo sia uno dei rifugi più sicuri nel quale potersi godere, sia i momenti di gioia, sia le difficoltà. Amo spaziare tra diversi generi e stili, ma oggettivamente, ho sempre ritenuto complesso muovermi tra tutte quelle combinazioni di note disposte su cinque linee, apparentemente così uguali, mentre mi immagino la loro riproduzione su uno strumento musicale. Certo, però, è che la musica sembra sempre avere una risposta per tutto, per ogni sensazione, incertezza o dubbio.
Ripensando alla fine dell’anno e guardando al 2024, è un po’ scontato perdersi in riflessioni, perché l’inizio del nuovo anno porta da sempre con sé considerazioni, bilanci, e previsioni. Non è semplice interpretare il 2023: è stato pieno di incertezza e cambiamenti, ma allo stesso tempo di innovazione. Ripensandoci, direi che il 2023 è stato un anno piuttosto “Pop” per il mondo degli investimenti. Se, da un lato, il rialzo dei tassi ha riportato molti investitori a considerare l’importanza di investire, dall’altro, un po’ come se fosse un genere musicale, il 2023, in Italia, ha avuto una “hit” piuttosto “popolare”, il Btp. Proprio come la nascita della citata corrente musicale, l’obbligazionario di stato italiano è apparso un prodotto concepito e prodotto per il consumo urbano e di massa (per l’appunto popolare). Il successo è stato lampante e non è durato soltanto qualche mese, bensì un anno intero, con un “premio al botteghino” di circa 333 miliardi di euro1, secondo la stima rivista dal Tesoro a ottobre 2023. Numeri pazzeschi, se paragonati al boom di incassi fatti registrare proprio nel 2023 da Taylor Swift nel “The Eras Tour”. La cantante ha raccolto poco più di un miliardo di dollari, stabilendo, però, un nuovo record per un tour musicale.

Fa sorridere questo paragone, lo so, ma non è del tutto privo di fondamento. La stessa Banca centrale americana, nel corso dell’anno, si è trovata a citare in via ufficiale la cantante americana. In uno “statement” pubblicato a giugno, la Federal Reserve Bank di Philadelphia2 ha sottolineato che il tour di Taylor, secondo le analisi, ha rappresentato un vantaggio competitivo per l’industria del turismo. Nel complesso, si stima che l’intera economia degli Stati Uniti ne abbia beneficiato e, a livello globale, si quantifica un impatto di circa 5 miliardi di dollari3. Non per nulla la cantante, così come successo qualche mese prima in Svezia, in seguito al tour di Beyoncé, è stata “accusata” di mettere attivamente a rischio la discesa dell’inflazione nel corso dell’anno. Per fortuna, però, sia negli Usa, sia in Europa, abbiamo potuto rilassarci, divertirci ascoltando buona musica, continuando a vedere un graduale calo dell’inflazione.
Il 2023, tuttavia, è stato anche un anno di grandi ritorni, sia in ottica classica, sia in chiave rap, hip-hop. Il 7 dicembre abbiamo assistito a una grande ripresa alla Scala di Milano: la direzione artistica ha deciso di inaugurare la stagione mettendo in scena il Don Carlo di Verdi. La rappresentazione unisce canto lirico e coralità senza lasciare minimamente al caso alcuni momenti di commozione. All’interno dell’opera di Verdi, di fatto, osserviamo una reinterpretazione musicale dell’eterno conflitto tra ragione e sentimento, potere e amore. Aggettivi che di certo non risuonano come casuali se contestualizzati a quanto fatto durante l’anno dalle banche centrali. La nota più colorata, però, deriva proprio dal tempismo storico, con cui la Scala ha deciso di riportare l’opera sulla scena. Elencando le ultime cinque volte della prima del Don Carlo, infatti, otteniamo gli anni 1926, 1968, 1977, 1992 e 2008. Proprio come l’attuale livello dei tassi d’interesse non si vedeva dal lontano 2008, così anche il Don Carlo alla Scala non debuttava a una prima… Coincidenze? Purtroppo non posso dirlo, ma posso augurarmi che, come alla Scala sono seguiti ben 13 minuti di applausi, nonostante il mal di gola che ha colpito il basso, anche per le banche centrali mi auguro possano arrivare commenti e aspetti positivi per l’economia e la crescita. Se non uno scenario perfettamente alla “Riccioli d’oro”, almeno, un rallentamento tenue e focalizzato solo nella prima parte dell’anno.

A guardare troppo indietro, però, si commette l’errore di dimenticarsi del futuro. Giungendo al termine di questo articolo è tempo di pensare anche ai mesi a venire.
In chiave musicale, il 2024, è cominciato con l’atteso ritorno dei “Club Dogo”, ma se la musica incide sull’economia quanto descritto qualche riga sopra, allora un occhio di riguardo, nel nuovo anno, andrà posto anche al ritorno, dopo anni di assenza, di Taylor Swift a Milano nel mese di luglio.

Nel corso del 2024, però, oltre ai concerti, saranno molti gli eventi da monitorare, soprattutto in chiave politica e geopolitica. Oltre 60 paesi andranno alle urne nel corso del nuovo anno e, tra questi, avremo le elezioni negli Usa, in Europa, probabilmente in Uk e in India, ma non solo. Il 2024 potrebbe tornare a vedere la Commissione europea reinserire, gradualmente o meno, i limiti derivanti dal Patto di stabilità. Un po’ come i “Club Dogo” di fatto non si sono mai ufficialmente sciolti prima di annunciare la loro “reunion”, anche il trattato di Maastricht e il Patto di stabilità, per quanto accantonati nel periodo pandemico e nel boom inflazionistico, non sono mai di fatto stati sciolti o dimenticati. Con molta probabilità, nel corso dell’anno potremmo assistere a una graduale reintroduzione di quei vincoli nei bilanci europei, ed essi potrebbero di fatto aumentare la pressione, sia sui paesi già significativamente indebitati come l’Italia, sia su quelli attualmente in fase di ridefinizione delle proprie finanze pubbliche, come Grecia e Germania.
Un anno ricco di avvenimenti, dunque, dove solo col tempo scopriremo se gli investitori avranno mantenuto un atteggiamento “pop”, prediletto un’annata “rock”, o riapprezzato una classica reinterpretazione del ciclo di mercato. Per ora, con il festival di Sanremo appena concluso, preferisco tirare un po’ il fiato e aspettare con trepidazione i testi e le musiche italiane che caratterizzeranno l’estate 2024.
1. Fonte Reuters, ottobre 2023, stime pubblicate dal Tesoro,
tenendo in considerazione emissioni di titoli a medio lungo termine.
https://www.reuters.com/markets/europe/italy-hikes-2023-
debt-issuance-public-finances-creak-2023-09-30/
2. The Beige Book, Federal Reserve of Philadephia Giugno 2023 https://www.philadelphiafed.org/-/media/frbp/assets/surveys-and-data/beige-book/2023/230712-bb.pdf
3. Stima di Question Pro riportata da cbsnews https://www.cbsnews.com/news/taylor-swift-eras-tour-boosted-economy-tourism-federal-reserve-how-much-money-made/
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