Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

 

Il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, ha acceso le attese per il dato più importante della settimana, i non-farm payrolls USA in uscita oggi alle 14:30. Kashkari ha affermato che nel 2024 potrebbero non esserci tagli dei tassi di interesse, una posizione nettamente in contrasto con ciò che pensa il mercato e con gli orientamenti generali della Banca centrale USA. Alla luce delle sue parole il dato di questo pomeriggio appare ancora più probante. Secondo le stime i non-farm payrolls dovrebbero attestarsi a 212.000 da 275.000 con un salario orario medio in accelerazione dello 0,3% da +0,1% precedente. La disoccupazione è attesa stabile al 3,9%.

Facendo un passo indietro, già diffusa la rilevazione degli ordini alle fabbriche tedesche in febbraio, risultati in aumento dello 0,2% m/m contro attese a +0,6% e quella sulla produzione industriale francese, risultata in aumento dello 0,2% m/m da -0,9% precedente e contro un consensus a +0,5%. Per l’Italia, alle 11:00 viene reso noto il deficit pubblico del IV° trimestre 2023. Sempre alle 11:00, le vendite al dettaglio in eurozona dovrebbero essersi contratte dello 0,3% da +0,1% su base mensile mentre su base annuale il calo è atteso a -1,3% da -1%.

Sul mercato valutario il dollaro USA non è riuscito ad avere ragione dello yen, sostenuto dal governatore della BoJ Ueda, che ha acennato alla possibilità di altri rialzi dei tassi di interesse nel 2024 anche per sostenere la valuta domestica. In leggero recupero l’euro. Le tensioni internazionali hanno invece spinto il petrolio, con il Brent che è tornato a quotare sopra i 90 dollari al barile.

A differenza dell’azionario, il mercato obbligazionario non ha reagito alle parole di Kashkari. Anzi, per quanto riguarda l’eurozona, gli acquisti hanno spinto in basso i rendimenti.

Apertura in deciso ribasso per i mercati europei che si allineano con l’inversione di rotta di Wall Street di ieri sera, in attesa degli importanti dati in uscita nel pomeriggio. Sul FTSE Mib solo Eni ed Hera si salvano dalle vendite, con il Cda di Eni che ha proposto un nuovo piano di buyback.

La Cina continentale, ancora chiusa per festività, ha evitato una seduta negativa per le Borse asiatiche dove si è messo in luce, al ribasso, il Nikkei dopo che Ueda (BoJ) ha ventilato l’ipotesi di ulteriori aumenti dei tassi di interesse nel 2024. In generale tutte le piazze asiatiche sono arretrate in linea con l’inversione di rotta di Wall Street.

L’inversione di rotta di Wall Street ieri è stata netta e determinata sia dall’attesa sui dati del mercato del lavoro di oggi che dalle parole di Kashkari (il quale però aveva previsto due tagli nel corso dell’anno all’ultima riunione Fed). La reazione del mercato alla rilevazione di questo pomeriggio potrebbe quindi essere altrettanto forte come la discesa di ieri. All’interno degli indici, in un contesto ribassista si è messa in luce l’azione Meta Platforms che è andata a segnare nuovi massimi storici, mentre nella old economy Levi Strauss è salita in doppia cifra sulle nuove previsioni di profitti annuali.


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