Gianluca Scelzo, consigliere delegato di Copernico Sim, risponde alle domande dell’ultima inchiesta di Fondi&Sicav.

Quale ruolo ha il consulente finanziario nel trasmettere cultura finanziaria? Il contatto con l’investitore è anche finalizzato a questo scopo?

«Il consulente finanziario ha un ruolo chiave nella trasmissione della cultura finanziaria, però è il caso di fare un distinguo: qualche anno fa l’albo dei promotori finanziari si è trasformato in quello dei consulenti finanziari. In molti casi è stato un cambio di nome, ma non un cambio di fatto. Chi fa realmente consulenza deve partire dalle conoscenze e competenze del proprio cliente ed eventualmente aiutarlo nel comprendere le dinamiche di mercato e colmare le eventuali lacune. Nell’adeguatezza dei prodotti, infatti, è estremamente importante che i clienti capiscano e condividano le scelte di investimento che vengono fatte nel suo interesse e nel lungo termine».

Si è sempre detto che la cultura finanziaria in Italia è molto modesta. È ancora vero? Ci sono stati cambiamenti in positivo negli ultimi 10 anni o per i consulenti è sempre molto difficile fare passare i concetti finanziari base?

«Qualche miglioramento c’è stato, ma siamo ancora lontani da un livello di sufficienza. Notiamo, con estremo piacere, che spesso coloro che si addentrano in queste tematiche sono i più giovani e ciò ci induce farci ben sperare».

 


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Redazione

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