Intervista a Fiorenzo Bortolato, segretario generale di Efpa Italia
Qual è il bilancio degli ultimi 12 mesi?
«È stato un anno importante nel quale abbiamo ampliato ulteriormente la community Efpa Italia, sia nel numero di certificazioni complessive, sia di iscritti netti. A oggi sono oltre 13.300 le certificazioni rilasciate e più di 11.500 i singoli soggetti certificati. In questo ultimo anno abbiamo anche avviato una nuova certificazione in ambito assicurativo, l’Eis (European insurance specialist), aperta sia ai Cf, sia agli agenti assicurativi. Siamo fieri di essere i primi tra le affiliate Efpa ad averla introdotta. La Fondazione è così campo di sperimentazione dove studiare, lanciare sul mercato e verificare i risultati di una nuova area, per poi trasferire l’esperienza a livello europeo. In questo ambito si inserisce anche il tema dell’accesso alla certificazione Efp, il livello più elevato tra quelli Efpa, essendo caratterizzato da un programma formativo molto articolato di 40 giornate. Per incoraggiare i professionisti al conseguimento, abbiamo introdotto un percorso formativo per “blocchi” di certificazioni monotematiche, in materia di protezione del patrimonio, corporate finance, private market, pianificazione finanziaria e successoria, che nel loro insieme consentiranno, una volta superati i relativi esami, di accedere alla prova finale (la discussione orale di un caso pratico). Tutto ciò consentirà a chi lo vorrà di suddividere in più step e su un maggiore arco temporale lo sforzo formativo propedutico all’Efp. Inoltre, tre delle cinque nuove certificazioni possono essere conseguite indipendentemente dal percorso Efp e si configurano come veri e propri attestati autonomi, aperti a tutti i professionisti del settore che vogliono qualificarsi su specifici argomenti. È una novità molto importante, che troverà applicazione tra la fine del 2024 e il 2025 e che ancora una volta Efpa Italia ha saputo sviluppare e applicare, in via sperimentale, per prima a livello europeo. Abbiamo saputo cogliere i segnali degli operatori del settore, per una formula che si adattasse alle esigenze della vita professionale e al contesto attuale nel quale si va sempre più verso la specializzazione degli operatori della consulenza finanziaria».
Quale sarà il tema dominante dell’Efpa Italia Meeting 2024, il 3 e 4 ottobre a Firenze?
“Wysiati. Finanza tra realtà e profezia” è il titolo di questa edizione, che svilupperà il tema della finanza comportamentale, con il concetto “What You See Is All There Is”, teorizzato da Daniel Kahneman. Nella scelta dei contenuti poniamo sempre molta attenzione a ciò che il mercato richiede in termini di competenze, per supportare e stimolare i professionisti nella relazione con il cliente. Oggi la finanza cognitiva si pone a nostro avviso come una disciplina sostanziale nel servizio di consulenza finanziaria, se pensiamo anche al ruolo cruciale che riveste la comunicazione. In questo senso, l’insegnamento di Kahneman è particolarmente rilevante, perché incentiva il ragionamento ad ampio raggio, mentre per limiti cognitivi si tende spesso a mantenere una visione limitata. L’esigenza di pensare in un’ottica di “framing” ampio è cruciale nel contesto storico-sociale attuale, se consideriamo la mole di informazioni disponibili e il modo in cui ci vengono presentate che condiziona in negativo il percepito dell’investitore, con il rischio di ridurre ulteriormente la prospettiva di ragionamento. Al meeting approfondiremo le opportunità della finanza comportamentale nel bagaglio conoscitivo di un professionista del risparmio qualificato con esperti del settore, illustri esponenti del risparmio gestito e non solo. Il programma completo è su www.efpa-italia.it».
Quali sono i vostri principali programmi per il prossimo anno?
«Restiamo focalizzati sull’individuazione delle nuove esigenze del mercato e dei professionisti finanziari. Continueremo a lavorare sulle certificazioni specialistiche per arricchire il mosaico di competenze tecniche a disposizione dei professionisti e adattarci alle esigenze conoscitive multidisciplinari richieste agli operatori del risparmio gestito. Va in questa direzione la presentazione al mercato di altri quattro nuovi certificati specialistici, su intelligenza artificiale, previdenza, finanza comportamentale, investimenti alternativi e l’introduzione del livello “Expert” della certificazione Esg (lanciata nel 2021 e con circa 6 mila certificazioni rilasciate a oggi). Le prime sessioni d’esame saranno nel 2025. È nostra intenzione anche aprirci ancora di più alla categoria dei Cf autonomi e il recente ingresso nel Comitato Scientifico di Efpa Italia di Massimo Scolari, presidente di Ascofind, è un passo importante in questa direzione. Anche il prossimo anno ci impegneremo poi a fare conoscere sempre più al grande pubblico la Fondazione e i suoi certificati, per continuare ad accrescere nei risparmiatori la consapevolezza di affidarsi a professionisti le cui conoscenze e competenze sono certificate da un ente indipendente e di livello europeo».
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Redazione
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