Dopo il taglio della Fed, non sorprenderebbe vedere ulteriori riduzioni dei tassi anche in Cina. Brendan Ahern, chief investment officer di KraneShares

Gli investitori nazionali ed esteri desiderano vedere delle mosse concrete fare seguito alle recenti comunicazioni accomodanti, come mostra la sottoperformance dei titoli growth e il rendimento del Treasury cinese a 10 anni che ha toccato i minimi di 52 settimane e storici arrivando all’1,72%.

La PBoC, imitando le mosse della Fed, potrebbe limitare il deprezzamento della valuta rispetto al dollaro USA, mentre un elemento a sfavore del taglio potrebbe essere l’azione intrapresa il 18 dicembre dalla PBoC volta a frenare proprio la speculazione sui Treasury cinesi a 10 anni.

In attesa di sapere quale decisione prenderà la PBoC, nei giorni scorsi i mercati sono rimasti sorpresi quando il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha invitato il presidente cinese Xi Jinping a partecipare alla sua cerimonia di insediamento a gennaio, un momento simbolico che indica, a nostro avviso, il desiderio di Trump di raggiungere un accordo di ampia portata con la Cina nel suo secondo e ultimo mandato da presidente.

Nonostante l’invito sia inaspettato, il fatto che il Presidente Trump e il Presidente Xi si siano parlati recentemente ci porta a dire che la probabilità che ciò si verifichi non è nulla.

Con l’ipotesi dei dazi di Trump che rimane l’ostacolo più significativo per gli investitori istituzionali e professionali statunitensi che guardano alla Cina, la partecipazione di Xi alla cerimonia di insediamento di Trump potrebbe dare a questi investitori la fiducia necessaria per tornare a investire nuovamente nei mercati cinesi.

Per quanto riguarda il contesto macroeconomico, la Cina continentale e Hong Kong hanno riportato sedute deboli dopo la pubblicazione il 16 dicembre dei dati economici di novembre, in quanto le vendite retail del 3% sono state inferiori alle attese del 5% e al dato di Ottobre del 4,8%. Questo è stato probabilmente la principale ragione della reazione dei mercati del 16 dicembre, ed implica la necessità di maggiori politiche di sostegno orientate ai consumi interni.

Su questo fronte, la mancanza di dettagli sugli stimoli della Central Economic Work Conference (CEWC) è stato un fattore che ha contribuito ai risultati contrastanti per le azioni asiatiche della scorsa settimana. Tuttavia, gli investitori dovrebbero tener presente che la CEWC non fornisce numeri dettagliati ma indicazioni generali, mentre è solitamente durante le “Due sessioni” di marzo che vengono finalizzate e approvate le azioni concrete.

È importante considerare anche l’annuncio del governo cinese della scorsa settimana di una riforma del sistema pensionistico. La PBoC e altre nove agenzie governative hanno pubblicato una nota riguardante il sostegno alla “silver economy”, ovvero la popolazione anziana, concentrandosi su pensionamento e riforme finanziarie. Questo fa seguito alla comunicazione del Ministero delle Finanze “Sull’implementazione a livello nazionale della politica fiscale sul reddito individuale per le pensioni individuali”, che espande a livello nazionale il programma pilota originariamente riguardante 36 città. Analogamente all’IRA negli Stati Uniti, i cittadini possono versare un contributo detraibile dalle tasse e investire 12.000 RMB (1.649 dollari) all’anno. Finora hanno investito solo 20 delle 60 milioni di persone che si sono iscritte al programma. A lungo termine, questo si rivelerà un importante catalizzatore per i mercati azionari.


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Redazione

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