Come negli anni precedenti, anche nel 2024 non c’è stato modo di ignorare le azioni statunitensi. L’analisi a cura del team di DWS

L’indice S&P 500 ha registrato un robusto incremento annuale del 24%. Tuttavia, il rally di mercato è stato trainato da un ristretto gruppo di titoli tecnologici, con i cosiddetti “Magnificent Seven” che hanno guadagnato due terzi. Un altro dato illustra la dipendenza della performance del mercato azionario da un numero limitato di titoli: otto società su 2.650, comprese nell’indice MSCI AC World, hanno rappresentato la metà del rendimento annuale del 16%.

Anche altri mercati azionari hanno soddisfatto gli investitori lo scorso anno, offrendo rendimenti straordinariamente elevati: il Nikkei giapponese è cresciuto del 21% in valuta locale – tuttavia, in termini di dollari, questi guadagni si sono ridotti a meno del 9% a causa della forte svalutazione dello yen. Nonostante la debole performance economica, l’indice tedesco DAX ha sorprendentemente registrato una crescita del 20%. “La probabilità che questi risultati si ripetano nel 2025 è piuttosto bassa.”

Il Chief Investment Officer di DWS, Vincenzo Vedda, afferma: “Ci sono diversi segnali che invitano alla cautela. Prima di tutto, i prezzi stanno aumentando rapidamente a un ritmo ben al di sopra del livello normale: dal minimo provvisorio di ottobre 2022, l’MSCI è cresciuto di quasi il 60% a livello globale e l’S&P 500 di quasi il 70%.

Inoltre, i gestori di portafoglio hanno ridotto le loro posizioni in liquidità al livello più basso degli ultimi dieci anni, e il sovrappeso di azioni statunitensi e finanziarie ha raggiunto livelli senza precedenti. Vari fattori potrebbero quindi innescare correzioni. Uno di questi è la fragile situazione geopolitica, caratterizzata da numerosi punti critici. Persino i titoli tecnologici statunitensi, protagonisti di successi nel passato, potrebbero affrontare crescenti difficoltà nel mantenere il ritmo di crescita e nel giustificare le loro alte valutazioni.”

Nonostante tutte queste incertezze, Vedda si mostra sostanzialmente ottimista riguardo all’anno borsistico 2025: “Sia l’economia statunitense che il mercato del lavoro sono stabili. I profitti aziendali continuano a riprendersi e i rendimenti delle obbligazioni governative a lungo termine dovrebbero aver ormai quasi completato il loro movimento al rialzo.”


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