A cura di Sukumar Rajah, Director of Portfolio Management e Murali Yerram, Portfolio Manager di Franklin Templeton Emerging Markets Equity
Le prospettive di crescita strutturale dell’economia indiana rimangono sostanzialmente intatte e vari segnali indicano che il rallentamento nel 2024 sarà transitorio. Ci attendiamo un’accelerazione della crescita verso l’inizio del 2025, grazie alla ripresa della spesa pubblica e alla tenuta della fiducia dei consumatori.
Questo scenario dovrebbe consentire una crescita degli utili più sostenuta, in un quadro economico in via di miglioramento che potrebbe beneficiare anche di politiche monetarie e fiscali accomodanti.
Riteniamo che l’India continuerà a distinguersi come la principale economia in più rapida crescita a livello globale nei prossimi anni. In questo contesto, Franklin Templeton Emerging Markets Equity (FTEME) continua a credere fortemente nella premiumization dei consumi. Guardiamo con favore anche alla dinamica economia digitale indiana e ai suoi beneficiari, oltre che al potenziale di crescita strutturale del settore sanitario.
Rallentamento temporaneo, ma ripresa in atto
Nel 2024 l’India ha registrato un rallentamento, con una crescita del prodotto interno lordo (PIL) su base annua ferma al 5,4% nel secondo trimestre fiscale (luglio-settembre) – il livello più basso degli ultimi sette trimestri. Sulla base delle stime della Reserve Bank of India (RBI), la crescita per l’intero anno fiscale che terminerà a marzo 2025 si attesterà probabilmente al 6,6%, in calo rispetto all’8,2% dell’anno precedente.
Riteniamo che questo rallentamento sia temporaneo e causato principalmente dal rinvio della spesa pubblica in un anno elettorale. Anche le forti piogge monsoniche estive hanno avuto un impatto negativo sulle attività economiche. A nostro avviso, diversi dati ad alta frequenza mostrano un miglioramento delle condizioni sottostanti per una ripresa della crescita:
- La spesa pubblica è in ripresa: il saldo di tesoreria statale – indicatore primario dell’andamento della spesa pubblica – ha registrato un deficit di 458 miliardi di INR (5,4 miliardi di USD) nella prima settimana di dicembre. Il dato, in calo da settembre, indica che il governo sta progressivamente incrementando la spesa per le iniziative prioritarie, soprattutto per le infrastrutture e lo sviluppo rurale. È importante sottolineare che una ripresa della spesa e delle attività del governo dovrebbe creare sinergie con la crescita della spesa in conto capitale (capex) nel settore privato. Ad esempio, potremmo assistere ad approvazioni più rapide per progetti di costruzione e ingegneria, rafforzando la propensione delle imprese a investire e assumere.
- La domanda interna rimane solida: i consumi privati sono uno dei principali motori dell’economia indiana e stanno mostrando un forte momentum di crescita nella seconda metà dell’anno in corso. La fiducia dei consumatori si mantiene inoltre robusta, così come l’ottimismo per i prossimi 12 mesi, prefigurando una ripresa post-elettorale. La crescita dei consumi dovrebbe trovare ulteriore supporto se l’inflazione dovesse attenuarsi nel 2025. Secondo le stime della RBI, infatti, nel trimestre luglio-settembre 2025 il tasso di inflazione misurato dall’Indice dei prezzi al consumo (CPI) scenderà al 4% dal 5,7% del trimestre ottobre-dicembre 2024.
La ripresa della spesa governativa, la crescita della spesa in conto capitale del settore privato e la tenuta dei consumi interni, insieme ad altri fattori, potrebbero favorire il ritorno dell’economia indiana alla normalità nel 2025. L’accelerazione della crescita crea le premesse per una ripresa degli utili.
Ripresa della crescita degli utili e fattori di politica economica
Nell’esercizio in corso che termina a marzo 2025 il mercato azionario indiano, rappresentato dal benchmark Nifty 50, dovrebbe registrare una crescita degli utili tra il 7% e il 9%, in calo rispetto alla crescita a doppia cifra registrata nell’anno finanziario precedente. Ciò è dovuto a forti tagli agli utili, soprattutto nei comparti energetico, industriale e dei beni di prima necessità.
L’anno prossimo prevediamo tuttavia un’accelerazione della crescita degli utili societari a un livello intorno al 15%, in concomitanza con la ripresa economica dell’India. Secondo le attuali stime di consenso, nell’esercizio che si chiuderà a marzo 2026 la crescita degli utili per azione (EPS) del Nifty 50 sarà pari al 14,7%.
La ripresa dei consumi privati interni e della spesa pubblica dovrebbe rafforzare lo slancio economico dell’India. Questi fattori chiave dovrebbero anche favorire una nuova accelerazione nella crescita degli utili societari.
Un terzo fattore che stiamo monitorando è il contesto favorevole dato dalla stabilità dell’inflazione e da una politica fiscale favorevole. Tali dinamiche potrebbero tradursi in tagli dei tassi d’interesse nel 2025, specialmente considerando il rallentamento dell’inflazione IPC verso il target del 4%. Quanto alle politiche fiscali, osserviamo che l’attenzione del governo alla riduzione del deficit potrebbe assottigliare i margini di manovra. Ma non sono da escludere misure aggiuntive per sostenere la ripresa nel 2025.
Stiamo monitorando l’eventuale introduzione di ulteriori agevolazioni fiscali sui redditi personali e societari nella legge di bilancio per l’anno fiscale 2026 (in presentazione a febbraio 2025). Eventuali misure in tal senso si aggiungerebbero alle politiche di stimolo implementate nell’esercizio in corso.
Ad esempio, la legge di bilancio per l’esercizio 2025 prevede tagli fiscali mirati e maggiori deduzioni per i lavoratori dipendenti, con un beneficio stimato di 210 dollari all’anno per lavoratore, in particolare per i redditi medi. Al contempo, merita attenzione anche un programma di trasferimenti che in determinati Stati garantisce un reddito minimo mensile alle donne. Qualora esteso ad altri Stati o elevato a livello nazionale, tale programma potrebbe ulteriormente rafforzare i consumi, a beneficio dell’economia nel suo complesso.
Manteniamo alta l’attenzione sui fattori esterni avversi; gli aumenti tariffari proposti dal presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump rappresentano un rischio chiave da considerare. Allo stato attuale, prevediamo che l’impatto di dazi USA più elevati sia gestibile.
Tra le principali esportazioni indiane, il settore delle apparecchiature elettriche ed elettroniche – che nel 2023 ha raggiunto 9,89 miliardi di dollari USA, ossia il 13% delle esportazioni totali verso gli Stati Uniti – potrebbe subire l’impatto più significativo. Tale rischio, tuttavia, è globale e non circoscritto all’India.
Altre importanti esportazioni dirette verso gli Stati Uniti, come pietre e metalli preziosi (13,4% del totale) e prodotti farmaceutici (10% del totale) affrontano una concorrenza limitata da parte di altri mercati. Di conseguenza, questi prodotti dovrebbero dimostrarsi resilienti anche in caso di un innalzamento dei dazi USA, in quanto hanno una domanda relativamente inelastica che consente loro di trasferire i costi più elevati. Siamo inoltre a conoscenza della possibilità che gli aumenti dei dazi statunitensi siano applicati in modo disomogeneo, ossia maggiori per alcuni paesi e minori per altri, e l’India potrebbe beneficiare di questo differenziale.
Prospettive di crescita a lungo termine e temi ad alta convinzione
Con il delinearsi della ripresa economica e dell’aumento degli utili nel 2025, ribadiamo la nostra fiducia sulla solidità e forza delle prospettive di crescita economica di lungo periodo dell’India.
Il paese dovrebbe continuare a beneficiare della stabilità politica e delle riforme socioeconomiche sotto il governo guidato dal Bharatiya Janata Party (BJP). Gli investimenti su larga scala nelle infrastrutture e nel settore manifatturiero dovrebbero rimanere una priorità per il paese, che ambisce a diventare un’economia industrializzata e dinamica, al centro delle catene di approvvigionamento globali. Tali sviluppi, unitamente ai consumi interni, hanno posto le basi per una crescita economica in grado di autoalimentarsi.
Nel complesso, riteniamo che l’India possa mantenere comodamente la sua posizione di economia in più rapida crescita al mondo, con un PIL in espansione del 6,5% circa almeno fino al 2029. La crescita del reddito e l’ascesa della classe media dovrebbero proseguire di pari passo. Prevediamo un incremento della popolazione indiana di classe media e benestante di 400 milioni di persone. In particolare, il numero di persone appartenenti alla classe più facoltosa del paese potrebbe triplicare.
In questa cornice, manteniamo una forte convinzione sui temi legati ai consumi, alla digitalizzazione e alla sanità, tra le altre opportunità di investimento:
- Premiumization dei beni di consumo: I consumi interni rimangono la chiave sia per la ripresa a breve termine che per le prospettive di lungo periodo dell’economia indiana. Una convergenza di fattori macroeconomici pone i consumatori al centro della crescita di questo paese. Un quadro demografico favorevole, caratterizzato da un’elevata percentuale di giovani, si combina con una crescita sostenuta dei redditi per stimolare la domanda di beni e servizi, con consumatori sempre più propensi a spendere per prodotti di fascia superiore. Lo riscontriamo nell’aumento strutturale della spesa voluttuaria che compone il portafoglio degli indiani, rispetto alla quota dei prodotti essenziali. In particolare, tra l’anno finanziario 2024 e il 2026 il settore dei consumi voluttuari potrebbe registrare una crescita annuale composta degli utili (CAGR) pari al 17,3% – la più alta tra tutti i settori.
- Digitalizzazione e tecnologia: Un impulso politico mirato alla trasformazione digitale rappresenta un’ulteriore componente fondamentale del motore di sviluppo dell’India. Tale dinamica sta generando opportunità di investimento pluriennali attraverso un ampio spettro di fornitori di beni e servizi, dal commercio elettronico e dalla ristorazione online alla consulenza informatica e all’esternalizzazione dei servizi. La crescita della forza lavoro, il supporto governativo e lo sviluppo infrastrutturale sostengono il panorama informatico del paese. Gli investimenti in intelligenza artificiale e automazione potrebbero alimentare ulteriormente la domanda di competenze tecnologiche indiane.
- Sanità: A nostro avviso, anche il settore sanitario è parte integrante del processo di crescita dei consumi in India, beneficiando in modo analogo dell’aumento dei livelli di reddito e della domanda di servizi e stili di vita di qualità superiore. Prevediamo un incremento della spesa sanitaria in India, che potrebbe sostenere l’espansione delle catene ospedaliere e la produzione locale di farmaci specialistici. In particolare, gli operatori ospedalieri risultano strategicamente posizionati per cogliere le opportunità strutturali derivanti dalla carenza di posti letto in India. Una bassa densità di posti letto ospedalieri indica una considerevole domanda non ancora sfruttata e un ampio margine di espansione della capacità, fattori che dovrebbero sostenere la crescita del mercato nel lungo periodo. Nel breve periodo, per il settore sanitario si prevede una crescita degli utili (CAGR) del 16,9% negli esercizi 2024-26, il secondo per dimensioni considerando tutti i settori.
Redazione
La redazione di Fondi & Sicav è un team di esperti e appassionati di finanza, specializzati nell’analisi e nell’approfondimento di fondi comuni, SICAV e strumenti di investimento. Con un approccio chiaro e aggiornato, forniscono contenuti di qualità per guidare i lettori nelle scelte finanziarie più consapevoli.

