Gli asset privati si affermano sempre più come una componente strategica nella costruzione del portafoglio. Luca Giorgi, Head of Wealth Southern Europe di BlackRock

In un mondo sempre più imprevedibile, gli asset privati possono servire come fonte di alfa e anche di diversificazione e/o riduzione della volatilità?

Il principale vantaggio degli asset privati risiede nella bassa correlazione con i mercati quotati, caratteristica che consente di gestire il profilo di rischio complessivo del portafoglio, soprattutto nei momenti di volatilità di mercato. Oltre a fungere da efficace strumento di diversificazione, alcune categorie di asset privati — in particolare il debito privato e le infrastrutture — presentano il potenziale di generare flussi di cassa stabili e prevedibili. Questi strumenti, spesso legati a progetti reali e con rendimenti indicizzati all’inflazione, offrono una protezione naturale contro l’erosione del potere d’acquisto e scenari di tassi d’interesse in evoluzione.

Infine, gli asset privati consentono di ampliare in modo significativo l’universo investibile, aprendo l’accesso a settori innovativi e tematiche emergenti spesso preclusi ai mercati quotati.

Più che un’alternativa, rappresentano quindi un complemento strategico nella costruzione di portafoglio, grazie alla capacità di combinare flussi di cassa stabili, potenziale di crescita a lungo termine e accesso a opportunità selezionate dell’economia reale.

In che modo BlackRock sta operando per democratizzare e facilitare l’accesso a prodotti che investono in asset privati?

BlackRock è impegnata a rendere i mercati privati sempre più accessibili, grazie a strumenti come l’ELTIF. A seguito dell’ultimo aggiornamento normativo, ELTIF 2.0, oggi questi strumenti appaiono più flessibili e accessibili, permettendo di superare tutti quei vincoli, come liquidità o limiti di concentrazione, che avevano limitato la diffusione degli asset privati nel mercato Wealth.

Queste innovazioni consentono un uso più ampio, inclusa la distribuzione tramite consulenza, portafogli discrezionali e piattaforme di investimento digitali, rendendo i mercati privati accessibili a una gamma più ampia di investitori. Per questo motivo in BlackRock stiamo costruendo un’intera piattaforma di ELTIF evergreen per rispondere alle diverse esigenze degli investitori, lanciando come prima soluzione una strategia multi-asset che possa rappresentare un punto di ingresso diversificato a tutto il mondo dei mercati privati.

Come l’industria dell’asset management può aumentare il proprio valore aggiunto, a servizio dei clienti, attraverso questi strumenti?

L’asset manager ha oggi l’opportunità di ridefinire il proprio ruolo, evolvendo a vero e proprio partner a supporto della costruzione di ricchezza di lungo periodo. Un elemento chiave del valore aggiunto generabile attraverso i mercati privati è la capacità di sourcing e selezione. In BlackRock, ad esempio, esaminiamo ogni anno circa 9.000 operazioni, selezionando solo il 5% delle opportunità. Questa selezione così mirata è possibile grazie a un mix di esperienza globale, accesso diretto a operazioni esclusive e una conoscenza approfondita dei mercati, che ci aiuta a orientarci in un panorama ampio e in continua evoluzione.

Pensate che gli ELTIF, con la loro distribuzione pan-europea, possano rappresentare una rivoluzione in questo ambito?

Assolutamente sì. Gli ELTIF 2.0 rappresentano una svolta nell’accessibilità ai mercati privati. La maggiore flessibilità normativa, la possibilità di acquisto o vendita periodica e l’ampliamento degli asset ammissibili li rendono adatti a una platea più ampia. Inoltre, l’armonizzazione con la normativa facilita la distribuzione transfrontaliera in Europa. BlackRock è leader in questo campo, con quattro ELTIF già lanciati in ambiti come private equity e infrastrutture. Riteniamo che, grazie alle continue innovazioni messe in campo, gli ELTIF possano diventare un “nuovo standard per l’investimento Wealth nei mercati privati”, contribuendo a una vera e propria democratizzazione di questa asset class.