Le view di PIMCO, Generali Investments e BNY in vista del meeting della riunione della BCE di giovedì 

 

Konstantin Veit, Portfolio Manager di PIMCO, commenta:

Konstantin Veit

“Crediamo che giovedì la Banca Centrale Europea (BCE) taglierà il tasso sui depositi di 25 punti base, dal 2,25% al 2%. Questa mossa rappresenta probabilmente l’ingresso della BCE nella fase finale del ciclo di tagli dei tassi, con il 2% considerato dalla maggior parte dei membri del Consiglio direttivo (CD) come il punto medio di un intervallo di politica monetaria neutrale per l’area euro.

Il mercato sta attualmente scontando un tasso terminale di circa l’1,7%, che a nostro avviso sembra ragionevole.

Secondo il verbale della riunione di aprile, i membri del Consiglio direttivo hanno espresso fiducia che la lotta contro lo shock inflazionistico sia quasi terminata. Tuttavia stanno emergendo nuove sfide: gli annunci sui dazi statunitensi potrebbero influire negativamente sul sentiment e sull’attività, intensificando i rischi per una crescita già debole.

Nel frattempo, le pressioni sui costi sottostanti continuano a dissiparsi, con le pressioni salariali che si stanno attenuando un po’ più rapidamente del previsto. Inoltre, i prezzi più bassi dell’energia e una valuta più forte implicano un rischio al ribasso per la stabilità dei prezzi.

Nella prossima riunione riceveremo anche le nuove proiezioni dello staff dell’Eurosistema, che dovrebbero mostrare prospettive di crescita a breve termine più deboli per l’area euro, con rischi orientati al ribasso a causa delle tensioni commerciali, dell’incertezza geopolitica e del comportamento cauto dei consumatori.

Nel complesso, tuttavia, prevediamo che le nuove proiezioni dello staff dell’Eurosistema indicheranno un quadro macroeconomico più debole nel 2025 e nel 2026, con il 2027 sostanzialmente invariato e l’inflazione intorno all’obiettivo.

Guardando oltre giugno, riteniamo che le discussioni del Consiglio direttivo si concentreranno probabilmente sull’appropriato orientamento della politica monetaria per il futuro. E, in particolare, sulla necessità di adottare un orientamento decisamente accomodante per evitare che l’inflazione scenda al di sotto dell’obiettivo di stabilità dei prezzi nel medio termine.

L’attuale contesto lascia poco spazio per indicazioni prospettiche. Ci aspettiamo che il Consiglio direttivo mantenga un orientamento reattivo piuttosto che proattivo e continui a ribadire che saranno i dati a determinare la linea d’azione da seguire nelle riunioni future”.

Martin Wolburg, senior economist, Generali Investments, aggiunge:

“Attualmente al 2,25%, il tasso di riferimento della BCE ha già raggiunto il limite superiore del corridoio neutrale tra l’1,75% e il 2,25% calcolato dalla stessa BCE. Sebbene in territorio neutrale, l’aria per ulteriori tagli dei tassi si sta assottigliando.

Non vediamo ancora la fine del ciclo di tagli. Le proiezioni macroeconomiche aggiornate della BCE dovrebbero vedere l’inflazione in linea con il suo obiettivo a medio termine, la crescita salariale mostra segni di decelerazione e i prezzi dell’energia più bassi, così come un Euro più forte, supportano anche la disinflazione.

Ad aprile, la presidente Lagarde ha inoltre annunciato diversi scenari sull’impatto della guerra commerciale. Pensiamo che saranno un ingrediente importante per il Consiglio direttivo su come navigare attraverso la guerra commerciale.

I commenti recenti mostrano che la discussione su ulteriori azioni politiche all’interno del Consiglio direttivo è aumentata, ma ci aspettiamo che l’equilibrio dei rischi della guerra commerciale argomenti a favore di ulteriori allentamenti.

Prevediamo un altro taglio di 25 punti base il 5 giugno. Mentre continuiamo ad aspettarci un taglio finale all’1,75%, la signora Lagarde dovrebbe enfatizzare la dipendenza dai dati e lasciare deliberatamente aperta la tempistica del taglio finale.”

Harvey BradleyPortfolio Manager del BNY Absolute Return Bond Fund, conclude:

“I mercati prevedono un ulteriore taglio dei tassi da parte della BCE questa settimana, e noi condividiamo questa visione. Sebbene l’annuncio dei dazi abbia causato una notevole volatilità nei mercati finanziari, l’impatto sull’economia globale deve ancora essere visibile e la Banca Centrale ha la flessibilità per adottare un approccio prudenziale.

Tutta l’attenzione sarà rivolta sulla forward guidance, per comprendere il punto di vista della Banca sul nuovo regime tariffario e la sua propensione a ulteriori tagli dei tassi nel corso dell’anno.

Poiché siamo d’accordo con i prezzi di mercato per la BCE, al momento sovrappesiamo il credito europeo rispetto a quello statunitense, con rischi economici al ribasso che stanno aumentando in quest’ultimo”


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