Le Reti di consulenza finanziaria confermano la loro forza anche nel mese di maggio, con una raccolta netta di 4,4 miliardi di euro, superando la media mensile del 2024. Un risultato solido, che testimonia la resilienza del settore in un contesto meno favorevole rispetto al mese precedente e allo stesso periodo del 2024.
Marco Tofanelli (Segretario Generale ASSORETI) ha commento: “Cresce la centralità delle Reti nel rapporto tra italiani e risparmio. In soli cinque mesi, il numero dei clienti è aumentato di 117.000 unità, sfiorando i 5,3 milioni”.
Focus Maggio 2025 – I Numeri Chiave
Raccolta netta complessiva: +4,4 miliardi di euro
Risparmio gestito: +3,3 miliardi (+83,9% a/a)
Liquidità: +1,4 miliardi
Disinvestimenti da strumenti amministrati: -289 milioni (soprattutto titoli di Stato)
Consulenza a pagamento (fee only / fee on top): +963 milioni (-19,1% a/a)
Andamento da Inizio Anno
Nei primi cinque mesi del 2025, la raccolta netta delle Reti ha raggiunto quota 25 miliardi di euro, segnando un +26,4% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Prodotti di risparmio gestito: quasi 15 miliardi (+168% a/a)
Consulenza con parcella (fee): +6,5 miliardi (+6,5% a/a)
Risparmio gestito in dettaglio
Fondi comuni: raccolta netta a +1,7 miliardi
Fondi obbligazionari: +759 milioni
Fondi esteri: +1,4 miliardi
Fondi italiani: +279 milioni
Assicurativo / Previdenziale: +1,2 miliardi
Polizze vita tradizionali: +465 milioni
Unit linked: +415 milioni
Gestioni patrimoniali individuali: +418 milioni
Azionarie: +156 milioni
Obbligazionarie: +115 milioni
Fondi: +261 milioni
Nel complesso, il contributo delle Reti al sistema degli OICR aperti (fondi comuni) è stato positivo per 2,6 miliardi, mentre l’intero sistema ha registrato un calo di 1,2 miliardi. Da gennaio a maggio, le Reti hanno portato un apporto netto di 12,3 miliardi, sostenendo l’intera industria che chiude con un saldo positivo di 8,4 miliardi di euro.
Risparmio amministrato: focus sui titoli di Stato
Il comparto amministrato ha registrato un saldo negativo, causato soprattutto dai disinvestimenti nei titoli di Stato (-1,2 miliardi). Restano positivi, invece, gli investimenti in:
Exchange Traded Products (ETP): +451 milioni
In particolare, cresce l’interesse verso gli ETF
Redazione
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