Il commento di Erik L. Knutzen, CFA, CAIA Co-Chair, Co-Chief Investment Officer—Multi-Asset, Jeffrey Blazek, CFA Co-Chair, Co-Chief Investment Officer—Multi-Asset e Maya Bhandari, Chief Investment Officer, EMEA—Multi-Asset di Neuberger Berman
Il nostro sovrappeso sulle azioni globali rimane invariato rispetto allo scorso trimestre. E la nostra convinzione di assistere a un ampliamento della performance azionaria, espressa all’inizio dell’anno, rimane valida. I multipli degli utili e delle valutazioni in mercati come l’Europa e il Giappone hanno spazio per accelerare, sostenuti dal rafforzamento dei fondamentali economici e dalle solide prospettive degli utili societari.

Negli Stati Uniti, i Mag 7, da tempo la forza trainante dell’S&P 500, nel primo semestre hanno sottoperformato, con un ritorno del 2,6% rispetto al 6,2% dell’indice S&P 500 (total return). Continuiamo a sovrappesare i titoli a piccola e media capitalizzazione, prevedendo una loro sovraperformance rispetto alle large cap.
Questa visione è sostenuta dai tassi d’interesse più bassi, dalla deregolamentazione e dal trattamento fiscale favorevole contenuto nella legge fiscale statunitense. Sebbene continuiamo a vedere forti prospettive di crescita degli utili nel settore tecnologico a mega-capitali, le valutazioni rimangono tese e prevediamo un’ulteriore convergenza con il resto del mercato.
Rimaniamo complessivamente “at-target” sui mercati emergenti, con una posizione più positiva sulla Cina su cui manteniamo un sovrappeso. Abbiamo invece declassato l’India da “at-target” a sottopeso a causa delle valutazioni elevate e dell’indebolimento del momentum macro.
A seguito della nostra posizione sempre più positiva sulla duration degli Stati Uniti, abbiamo aggiornato la nostra view sul reddito fisso investment grade e sui Treasury Inflation-Protected Securities (Tips) Usa. La nostra previsione di un calo dei rendimenti statunitensi ha implicazioni più ampie, in quanto i tassi dei mercati emergenti beneficiano tipicamente dei rialzi della duration statunitense. Per questo motivo, abbiamo portato il debito e le valute emergenti da “at-target” a sovrappeso.
Per contro, ora abbiamo una view neutrale sulle obbligazioni dei mercati sviluppati non statunitensi. I differenziali di rendimento e la relativa sovraperformance, in particolare dei titoli di Stato europei rispetto ai Treasury, ci hanno indotto a declassare le obbligazioni dei mercati sviluppati non statunitensi (compresi i Bund tedeschi) da sovrappeso a “at-target”.
Riteniamo che il previsto taglio dei tassi da parte della Fed dovrebbe favorire la performance del reddito fisso statunitense, in particolare dei Tips. Sul fronte del credito, abbiamo aggiornato la nostra view sulle obbligazioni societarie high yield portandola da sottopeso a “at-target”, riflettendo l’interessante rendimento assoluto e la stabilità dei fondamentali del credito di questa classe d’investimento, che ha già subito un notevole restringimento degli spread.
Stefania Basso
Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.

