Il commento di Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia e Harvey Bradley, portfolio manager del BNY Investments

“Il prossimo appuntamento con il FOMC (Federal Open Market Committee) della Federal Reserve è fissato per martedì 16 e mercoledì 17 settembre. Tutti i riflettori dei mercati sono puntati su questa riunione: mercoledì sera, alle 20:00 ora italiana, arriverà l’atteso annuncio sulle decisioni di politica monetaria, accompagnato dalle nuove proiezioni economiche su inflazione, occupazione e crescita.
Grande attenzione anche al dot plot, il grafico che mostra le previsioni dei banchieri centrali sui futuri tassi di interesse. Subito dopo, alle 20:30, sarà la volta della conferenza stampa di Jerome Powell, che spesso rappresenta il vero momento di svolta per i mercati.

Riteniamo molto probabile che la FED possa decidere di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base, che porterebbe il costo del denaro nel range 4,00-4,25%. Un taglio più consistente (50 punti base) non è escluso, specie alla luce dei dati più deboli sul mercato del lavoro. Ma al momento resta lo scenario meno probabile. La Fed potrebbe inoltre lasciare aperta la porta a ulteriori riduzioni nei prossimi mesi. L’inflazione, sia core sia headline, rimane però sopra il target del 2%, un fattore che limita la possibilità per la banca centrale di mostrarsi troppo accomodante”, commenta Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia.
Harvey Bradley, portfolio manager del BNY Investments Absolute Return Bond, aggiunge: “La Fed è pronta a tagliare i tassi questa settimana, nonostante un’inflazione core PCE al 2,9% e un’inflazione core CPI al 3,1%, con il possibile arrivo del picco dell’inflazione legata ai dazi. Un contesto di taglio dei tassi è potenzialmente buona notizia per chi ha investito in bond statunitensi attraverso portafogli obbligazionari diversificati a livello globale.
Sebbene l’inflazione possa complicare il risultato, riteniamo che le banche centrali saranno pronte a guardare oltre un livello di un’inflazione superiore al target pur di proteggere il mercato del lavoro. Data l’inflazione relativamente ostinata, i mercati osserveranno con attenzione le ultime proiezioni del dot plot della Fed sui futuri tagli dei tassi dopo settembre.
La Fed teme probabilmente che l’aumento dell’occupazione possa trasformarsi in una perdita di posti di lavoro, il che potrebbe innescare un ciclo di ulteriori licenziamenti e mettere a rischio la spesa dei consumatori. Sostenere il mercato del lavoro attraverso i tagli dei tassi significa mantenere l’economia stabile e preservare il pieno occupazionale previsto dal suo mandato”.
Stefania Basso
Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.

