Autonomia energtica, per gli investitori, i primi segnali indicano una dinamica positiva: da inizio anno, il Dax tedesco ha registrato una delle migliori performance relative rispetto all’S&P500 dagli anni ’60. Dws

Dall’Accordo di Parigi di dieci anni fa, il consumo primario di energia è aumentato di 86 exajoule (EJ), ma non più del 50% di questo incremento è stato coperto dalle fonti rinnovabili.
Negli ultimi dieci anni, gli investimenti in energia pulita sono raddoppiati, raggiungendo quest’anno circa 2.000 miliardi di dollari, mentre la quota di fonti a zero emissioni nella produzione globale di elettricità ha raggiunto il 41%, con un incremento di sette punti percentuali dal 2015.
Tuttavia, spesso si dimentica che la domanda globale di energia è un obiettivo in costante movimento. A seconda degli scenari, si prevede che la domanda globale di energia aumenterà tra il 20% e il 50% entro il 2050
«Crediamo che l’Europa si distingua come una destinazione d’investimento particolarmente interessante», afferma Richard Marshall, Head of Infrastructure Research di DWS. Ciò riflette il fatto che il mercato europeo delle infrastrutture è il più grande e sviluppato a livello globale, con opportunità potenziali in tutti i settori. Un ulteriore impulso arriva dall’annuncio del pacchetto infrastrutturale tedesco da 500 miliardi di euro. Il pacchetto sosterrà un’ampia gamma di iniziative infrastrutturali, incluse le reti energetiche. In termini numerici, i 500 miliardi di euro spalmati su 12 anni equivalgono a circa 40 miliardi di euro l’anno, ossia l’intero valore delle operazioni di mercato privato in infrastrutture concluse in Germania lo scorso anno.
L’entità di questo impegno finanziario è rilevante perché un sostegno pubblico di tali dimensioni tende ad agire da catalizzatore per attrarre capitali privati
Infatti, il pacchetto fiscale tedesco è stato concepito per indirizzarsi a grandi reti infrastrutturali core, come ferrovie e reti elettriche, stimolando parallelamente gli investimenti privati in settori più commerciali come infrastrutture digitali, rinnovabili ed efficienza energetica. Tutto ciò dovrebbe contribuire a trainare l’agenda climatica e digitale della Germania.
.Questo cambiamento è stato innescato da fattori come il rischio geopolitico, l’insicurezza energetica e la dipendenza tecnologica, elementi che difficilmente si invertiranno a breve.
Redazione
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