Europa orientale, l’investimento nell’area è ancora interessante, ma rimane importante una buona selezione. Angelika Millendorfer, Responsabile Emerging Markets, Raiffeisen Capital Management

A dispetto dell’incremento delle quotazioni che ha coinvolto alcuni titoli e settori negli ultimi anni, l’equity dell’area offre ancora la possibilità di investire con quotazioni a sconto rispetto a quelle dei mercati sviluppati. La Polonia è uno dei migliori esempi di combinazione positiva tra quotazioni e prospettive di crescita. Le aziende dell’area hanno tratto beneficio dalla minore incertezza determinata dalla firma dell’accordo commerciale tra UE e Usa. Per il futuro, la spinta maggiore all’accelerazione delle quotazioni potrebbe arrivare dalla risoluzione del conflitto in Ucraina.
La selettività resta importante
Il nostro ottimismo si focalizza sul mercato azionario polacco ed in particolare sulle banche, che presentano un solido potenziale di crescita e quotazioni interessanti. Siamo meno ottimisti sulle prospettive dell’Ungheria. L’equity ungherese è cresciuto con vigore ma il paese resta penalizzato dal blocco dei fondi imposto dall’UE. I due punti deboli del mercato ungherese sono l’inflazione persistente e l’eccessiva dipendenza dall’export verso paesi che attraversano una fase di debolezza (Germania e Austria). Sebbene Budapest abbia intensificato in modo significativo la cooperazione economica con la Cina, gli investitori cinesi stanno ora frenando alcuni grandi progetti in Ungheria. C’è grande interesse per le elezioni parlamentari del prossimo anno. Per la prima volta da diversi anni, il primo ministro Orban rischia di perdere la maggioranza parlamentare e di essere destituito dalla carica.
I punti di forza della Polonia
Essendo un Paese meno dipendente dalle esportazioni e più orientato al mercato interno, la Polonia è anche meno colpita dai dazi imposti dal governo statunitense all’UE. Di conseguenza, quest’anno e il prossimo la Polonia dovrebbe registrare una crescita economica compresa tra il 3% e il 3,5%, ben al di sopra della media UE. Queste prospettive di crescita e un livello di valutazione molto favorevole sul mercato azionario hanno dato un forte impulso ai prezzi delle azioni polacche negli ultimi 12 mesi.
Rocki Gialanella
Laurea in Economia internazionale presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’. Ho abbracciato il progetto FondiOnline.it nel 2001 e da allora mi sono dedicato allo sviluppo/raggiungimento del target che ci eravamo prefissati: dare vita a un’offerta informativa economico-finanziaria dal linguaggio semplice e diretto e dai contenuti liberi e indipendenti. La storia continua con FONDI&SICAV.

