L’aumento del premio a termine non è dovuto solo a fattori di “flusso” quali l’elevata emissione di titoli del Tesoro USA o il quantitative tightening. George Curtis, Portfolio Manager di TwentyFour Asset Management, boutique di Vontobel

Riteniamo piuttosto che il premio al rischio sia determinato da tre forze macroeconomiche:
L’impatto dell’inflazione sui dazi
Per il premio a termine, ciò che conta non è l’esatta aliquota tariffaria. Gli investitori vedono una serie di percorsi inflazionistici possibili e una reazione meno certa della Fed a qualunque percorso si concretizzi.
Inflazione e immigrazione
Ci vorrà del tempo prima che l’impatto della politica sull’immigrazione sull’inflazione diventi noto. Non si tratta di un fattore determinante a breve termine per la politica monetaria, ma potrebbe spingere al rialzo la stima del tasso neutro da parte della Fed. Pertanto, è sui rendimenti a più lungo termine, piuttosto che sulla parte iniziale della curva dei titoli del Tesoro USA, che gli investitori richiedono una compensazione aggiuntiva.
Fed tra crescita e inflazione
Con l’inflazione “appiccicosa” sui servizi, soprattutto quelli legati agli alloggi, e sui beni alimentari il mercato considera imperfetta la disinflazione negli Stati Uniti. Anche se questi settori potrebbero seguire la tendenza generale al ribasso, sappiamo che i fattori sottostanti possono creare rischi al rialzo. I salari rimangono alti anche se ci sono evidenze che il mercato del lavoro stia rallentando. I dazi mettono pressione sui prezzi dei beni di base. Dato che la Fed sembra dare priorità ai rischi di crescita rispetto a una vittoria completa sull’inflazione, gli investitori con un orizzonte temporale lungo chiedono maggiori garanzie contro un aumento dell’inflazione tendenziale.
Un debito con scadenze più lunghe offre infatti una sorta di immunizzazione dai movimenti dei rendimenti, mentre concentrare le emissioni sulla parte a breve espone a rischi continui di rifinanziamento e a costi del debito crescenti. A dettare le regole saranno i bond vigilantes, non gli elettori. Più in generale, però, ampie porzioni dei costi di finanziamento del resto dell’economia dipendono dai rendimenti dei titoli di Stato a lunga scadenza: dai mutui alle obbligazioni societarie a lunga scadenza. Un premio più elevato su questo tipo di debito finirà per frenare l’attività economica, a parità di altre condizioni.
Redazione
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