Non c’è dubbio che l’intelligenza artificiale sia il più promettente e osservato tra i macrotrend che stanno trascinando l’andamento dei mercati azionari a livello globale. Una tecnologia dal potenziale rivoluzionario che sta sostenendo le quotazioni anche di settori adiacenti. Uno di questi è la robotica, dove il progresso tecnologico prefigura un’evoluzione da semplici macchine automatiche a sistemi intelligenti e autonomi, grazie all’integrazione dell’Ai. Tra i fondi tematici lanciati per investire sul potenziale di settore in crescita c’è Lux Im Future Robotics, strategia azionaria globale gestita da Bg Fund Management Luxembourg, il polo di asset management del gruppo Banca Generali, con l’advisory industriale di Reply, leader nell’innovazione digitale e, nello specifico, della business unit Robotics Lab.

«Crediamo che partner tecnici e advisor che provengono dal mondo dell’industria possano dare un valore aggiunto alla gestione azionaria tematica: forniscono un supporto, sia nell’identificazione dei trend fondamentali nella real economy, sia nella selezione di aziende leader in termini di posizionamento di mercato. Unendo la loro expertise a quella dei nostri gestori, formiamo dei comitati di gestione che hanno competenze non solo finanziarie, ma anche tecniche specifiche: vengono integrati analisi macroeconomica, fondamentali societari e advisory industriale», spiega Luigi Capezzone, co-chief investment officer, head of investment strategies and solutions di BG Fund Management Luxembourg. «Con questo modello mettiamo al centro del progetto l’eccellenza nella gestione attiva, intesa non solo come capacità di costruire e adattare strategicamente e tatticamente l’asset allocation dei portafogli, ma anche come abilità nell’estrarre il maggior valore dalle singole asset class».

Le competenze tecniche specifiche sono fondamentali per l’investimento in settori come la tecnologia più avanzata. Il processo d’allocazione che si forma è su due livelli: dopo avere individuato le tendenze emergenti, il comitato di gestione seleziona le aziende con vantaggi competitivi solidi e sostenibili. In seguito, grazie a un modello quantitativo proprietario, vengono analizzati i fondamentali economico-finanziari e le valutazioni, identificando così le società giudicate più promettenti. Il mercato dell’automazione, secondo le stime di Goldman Sachs, è destinato infatti a crescere fino a 38 miliardi di dollari entro il 2035.

non solo automazione

«Con la terza generazione della robotica non vediamo più la semplice automazione delle singole fasi produttive, in corso da molti anni sulle linee manifatturiere, ma una vera e propria interazione uomo-macchina. Il cuore della nostra strategia è proprio l’integrazione dell’intelligenza artificiale all’interno dei robot umanoidi. Ciò consente di sviluppare robot polifunzionali, capaci di operare in autonomia e di svolgere una vasta gamma di compiti: dai più semplici, come l’assistenza personale, fino a quelli complessi, faticosi o pericolosi, in ambiti strategici come la sanità, la difesa e l’edilizia», spiega Marco D’Orazio, co-cio & head of portfolio management di Bg Fml. «Nel lungo periodo tutti i settori industriali saranno trasformati da questo megatrend strutturale. Si tratta di una rivoluzione tecnologica con un grande potenziale strategico e come casa di gestione abbiamo deciso di puntare in modo diversificato non solo sui robot, ma su tutta la catena del valore della filiera: dai fornitori di semiconduttori e sensori, agli sviluppatori di software e algoritmi di Ai, fino agli utilizzatori finali». 

Un trend che, grazie alla sua capacità di influenzare non solo un settore specifico, ma un ampio segmento di attori economici, ha un importante potenziale strategico. «Crediamo si tratti di una rivoluzione tecnologica, un trend strutturale di lungo periodo, in grado di restituire una traiettoria di crescita solida anche in presenza di fasi di volatilità nel breve termine. Infatti, a dispetto di un contesto macroeconomico incerto e di dinamiche di mercato influenzate da incertezze geopolitiche e altre variabili esogene, il settore mostra fondamentali robusti. Tutto ciò rafforza la nostra convinzione che, nel medio-lungo termine, la robotica possa offrire interessanti opportunità di rendimento e generare valore per i nostri clienti», conclude D’Orazio.

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