Banca Generali continua a puntare sull’innovazione gestionale attraverso nuove strategie tematiche proprietarie gestite da BG FML, polo di asset management del gruppo, insieme a comitati di advisory industriale specifica di esperti del settore altamente specializzati.

In questa direzione si inserisce il recente lancio del fondo LUX IM Space & Defense, che investe nel settore della difesa, da due anni nel mirino degli investitori a causa dei cambiamenti nello scenario geopolitico globale.

Questi mutamenti stanno portando a un forte aumento atteso della spesa per la difesa nei Paesi dell’Alleanza Atlantica, in particolare quelli appartenenti all’UE. L’amministrazione Trump ha spinto con forza per ottenere dagli alleati europei della NATO impegni per aumentare la spesa per la difesa fino al 5% del Pil di ogni singolo Paese. Un incremento che, in termini assoluti, significa un passaggio dai circa 1.300 miliardi di dollari attuali a circa 3.750 miliardi di dollari. Numeri ancora più rilevanti se si confrontano con il fatturato combinato 2024 di tutte le aziende europee attive nel settore della difesa: 170 miliardi. Un incremento di spesa che è quindi nell’ordine di 20 volte i ricavi annui attuali di tutto il settore.

La strategia Lux Im Space & Defense

“Con la strategia Lux Im Space & Defense puntiamo a generare alpha nel lungo termine attraverso un portafoglio azionario diversificato di società attive nello sviluppo del settore dell’economia spaziale e della difesa, sia direttamente sia attraverso il coinvolgimento nelle rispettive filiere”, spiega Luigi Capezzone, Co-Chief Investment Officer, Head of Investment Strategies and Solutions di BG Fund Management Luxembourg.

Per mettere in prativa questa strategia, come detto, LUX IM Space & Defense si avvale di un’advisory industriale specifica, attraverso un comitato di gestione che raccoglie non solo competenze finanziarie, ma anche tecniche specifiche. “Crediamo che partner tecnici e advisor che provengono dal mondo delle industrie su cui investiamo possano dare un valore aggiunto alla gestione azionaria tematica: forniscono un supporto, sia nell’identificazione dei trend fondamentali nella real economy, sia nella selezione di aziende leader in termini di posizionamento di mercato. Unendo la loro expertise a quella dei nostri gestori, integriamo analisi macroeconomica, fondamentali societari e advisory industriale”, sottolinea Capezzone. “Con questo modello mettiamo al centro del progetto l’eccellenza nella gestione attiva, intesa non solo come capacità di costruire e adattare strategicamente e tatticamente l’asset allocation dei portafogli, ma anche come abilità nell’estrarre il maggior valore dalle singole asset class”.

Il comitato scientifico

Nel caso della strategia LUX IM Space & Defense, ad affiancare la gestione di portafoglio c’è un comitato scientifico composto da 6 membri, tra cui ex generali delle Forze Armate e dirigenti di aziende attive nella produzione di sistemi di difesa. A presiederlo l’ex Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, Il Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino.

Puntare su questo settore, specifica Capezzone, “significa investire su un ampio ventaglio di industrie e tecnologie all’avanguardia, non strettamente militari: a cominciare dalla tecnologia satellitare, in forte sviluppo e fondamentale per le telecomunicazioni, e dal settore della cyber security. Quest’ultimo sta assistendo in particolare a massicci investimenti perché la competizione e i conflitti odierni si giocano anche e soprattutto sul possesso di dati e informazioni, per cui le tecnologie di sicurezza digitali sono già fondamentali e lo diventeranno sempre di più. Nel portafoglio a questi comparti si affiancano altre filiere tecnologiche e industriali come quelle delle terre rare, dei minerali, della logistica necessari a sostenere gli investimenti d’avanguardia nell’ambito della difesa. Senza dimenticare il nascente segmento della robotica a supporto della difesa”.