I commenti in vista della riunione della BCE di giovedì di Aberdeen Investments e Pimco

BCE

 

Felix Feather, Economista di aberdeen Investments, commenta:

 “Il Consiglio direttivo della BCE opterà quasi certamente per il mantenimento dei tassi invariati nella riunione di giovedì. Con la decisione sui tassi ormai scontata, l’attenzione si concentrerà sulla motivazione della decisione, in particolare su eventuali indicazioni circa la direzione futura della politica monetaria.

Felix Feather

Le valutazioni dei mercati indicano che la BCE manterrà il tasso al 2% nel prossimo futuro, e noi concordiamo. Lagarde probabilmente descriverà la politica monetaria come “in una buona posizione” per alludere al fatto che anche il Consiglio generale non ritiene urgente modificare gli orientamenti di politica monetaria.

Probabilmente Lagarde dovrà anche affrontare alcune domande scomode sulla politica di bilancio della BCE, dato che mercoledì la
Fed dovrebbe annunciare la fine della sua politica di quantitative tightening (QT). Il tasso di inflazione degli Stati Uniti è superiore a quello dell’Eurozona e il tasso di riferimento rimane in territorio restrittivo. È quindi sorprendente che la BCE mantenga questa misura, che spinge al rialzo i tassi a lungo termine, per un periodo più lungo rispetto alla Fed. Tuttavia, se la Fed dovesse effettivamente procedere in tal senso, la sua mossa sarebbe motivata da timori specifici relativi al funzionamento dei mercati finanziari statunitensi piuttosto che dai fondamentali macroeconomici.
E la modifica del quadro operativo della BCE prevista per il 2024 incarica la banca di fornire liquidità attraverso il suo strumento di rifinanziamento principale, anziché attraverso gli acquisti di attività APP e PEPP accumulati in precedenza. Pertanto, il QT passivo dovrebbe continuare fino al 2026, anche se la politica monetaria dovesse rimanere neutrale.”
Konstantin Veit

Secondo Konstantin Veit, Portfolio Manager di PIMCO, “nella riunione di giovedì la BCE manterrà invariato il tasso sui depositi al 2%. Il ciclo di riduzione dei tassi da parte della BCE è presumibilmente giunto al termine, con l’inflazione sostanzialmente in linea con l’obiettivo e la crescita intorno al trend, e il tasso sui depositi a un livello che la maggioranza dei membri del Consiglio direttivo considera probabilmente il punto medio di un intervallo di politica neutrale nell’area dell’euro.”

Nel complesso, Pimco concorda con l’opinione prevalente nel Consiglio direttivo secondo cui il rischio per le prospettive di inflazione a medio termine rimane sostanzialmente equilibrato.

“La BCE vorrà preservare lo spazio di manovra convenzionale e mirerà a ridurre al minimo il rischio di dover invertire la rotta poco dopo aver raggiunto il tasso terminale.

Inoltre, la valutazione della strategia per il 2025 offre alla BCE un ulteriore margine di manovra, suggerendo una tolleranza leggermente superiore per deviazioni modeste dell’inflazione dall’obiettivo in entrambe le direzioni, a condizione che le aspettative di inflazione rimangano ancorate.

Ci sarà qualche probabilità di un ulteriore taglio dei tassi, al fine di proteggere la proiezione “in linea con l’obiettivo” per il 2027, ma è più probabile che il ciclo di tagli sia già concluso con l’attuale tasso di riferimento al 2%.

La funzione di reazione della BCE è orientata al fine-tuning della politica monetaria. E, nel nostro scenario di base, continuiamo a prevedere un periodo prolungato di inazione sui tassi di riferimento”, conclude Veit.


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